martedì, 30 Aprile , 24

Lo scanner della retina predice l’infarto, da Google algoritmo salva vita

La salute del cuore si ‘legge’ negli occhi. Uno scanner in grado di scansionare la retina potrebbe, infatti, attraverso un algoritmo, determinare con sufficiente precisione i fattori di rischio cardiovascolari individuali. A mettere a punto il nuovo modello diagnostico, descritto in uno studio su Nature, i ricercatori di Verily, divisione sanità di Google, che hanno testato lo strumento su 284mila pazienti e validato i dati su due diversi database indipendenti formati, rispettivamente, da 12mila e mille pazienti.

Le immagini dei vasi sanguigni della retina hanno permesso di determinare l’età di una persona, la sua pressione arteriosa e i fattori di rischio (se fuma, se ha già avuto un infarto). A partire da questi dati l’algoritmo predice il rischio d’infarto o ictus.

Ovviamente “saranno necessari ancora altri test – spiega Michael McConnell, responsabile innovazioni sanitarie di Google – prima che questa nuova metodologia possa essere utilizzata nella clinica”. Ma se i risultati saranno confermati lo scanner della retina potrebbe offrire un’alternativa diagnostica semplice, rapida, non invasiva e a buon mercato per migliorare la prevenzione cardiologica.

 

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Le immagini dei vasi sanguigni della retina hanno permesso di determinare l’età di una persona, la sua pressione arteriosa e i fattori di rischio (se fuma, se ha già avuto un infarto). A partire da questi dati l’algoritmo predice il rischio d’infarto o ictus.

Ovviamente “saranno necessari ancora altri test – spiega Michael McConnell, responsabile innovazioni sanitarie di Google – prima che questa nuova metodologia possa essere utilizzata nella clinica”. Ma se i risultati saranno confermati lo scanner della retina potrebbe offrire un’alternativa diagnostica semplice, rapida, non invasiva e a buon mercato per migliorare la prevenzione cardiologica.

 

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