“Digiunare in previsione di un’abbuffata o dopo un’abbuffata è un comportamento che non solo non serve a nulla, ma è anche dannoso perché – sottolinea Silano – peggiora ulteriormente l’assetto ormonale, in particolar modo dell’insulina, e ci fa venire più fame rispetto a quella indotta nel tempo quando si fanno pasti regolari. Per cui – ribadisce – niente digiuno sotto le feste, ma non solo. In generale astenersi completamente dal cibo non è una strategia per perdere peso, e anche quei digiuni per uno, 3 o più giorni, fino a 7, e in diversi cicli, pubblicizzati tanto da diventare quasi una moda, non sono una dieta dimagrante, ma servono a resettare l’assetto ormonale dell’organismo e farci ripartire”.
Quanto alla loro efficacia, Silano afferma: “Le evidenze scientifiche su effetti benefici sulla salute, soprattutto a lungo termine, dei digiuni prolungati, non sono così particolarmente forti e condivise. Ma qualora si volesse comunque fare un digiuno a fini salutistici, non dimagranti, è necessario e obbligatorio – ammonisce – rivolgersi prima al proprio medico per verificare che non ci siano condizioni di rischio per la salute“.
Altra raccomandazione riguarda il consumo degli avanzi, sempre abbondanti dopo cenoni e pranzi: “Devono essere sempre conservati in frigorifero, ma facendo molta attenzione a non mangiarli troppi giorni dopo la preparazione – raccomanda Silano – ma anche a non farli entrare e uscire dal frigo troppo volte o addirittura dal freezer, congelandoli e scongelandoli più volte. Ognuno di questi passaggi, infatti, aumenta significativamente il rischio di contaminazione e di crescita batterica”.
Attenzione anche alla preparazione di tutte quelle salse o dolci che prevedono l’uso di ingredienti crudi, “perché sono la fonte principale di contaminazione microbiologica. In cima alla lista – segnala l’esperto – le uova crude, usate ad esempio per preparare maionese o tiramisù. Nel guscio si possono annidare alcuni germi a rischio di provocare anche malattie importanti che solo la cottura è sicura di uccidere”.
E ancora. Per quanto riguarda i dolci, l’imperativo categorico è “prenderne piccole porzioni, e ovviamente non fare il bis”, così anche per gli alcolici: “Un bicchiere di vino a pasto è più che sufficiente per festeggiare senza accumulare ulteriori calorie”, spiega l’esperto, consigliando inoltre di “non concentrare tutte le calorie della giornata in un unico pasto, ma distribuirle nei tre pasti principali”. E, non ultimo, “muoversi tra un pasto e un altro, facendo movimento e attività fisica, ma va bene anche una semplice camminata a passo sostenuto”, conclude.
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