lunedì, 14 Ottobre , 24

Vaccini, presidi: a settembre rischio caos, vogliamo chiarezza

“Non ci interessa polemizzare con il governo, il nostro interesse e’ che le famiglie a settembre siano messe nella condizione di capire quello che devono fare sui vaccini, altrimenti si procedera’ a macchia di leopardo: alcuni presidi faranno entrare i bambini, altri presidi non li faranno entrare, i genitori dei bambini immunodepressi chiederanno con chi staranno in classe i loro figli. La situazione e’ complessa. Noi speriamo che a fine agosto nel nuovo incontro con il ministro Grillo e auspicabilmente con il ministro Bussetti la situazione si possa chiarire”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio, Mario Rusconi, intervistato da RaiNews 24 sulla circolare dei ministri della Sanita’ e dell’Istruzione che consente ai bambini da 0 a 6 anni di essere ammessi ai nidi e alle materne per l’anno scolastico 2018-2019 senza il certificato vaccinale della asl ma con una semplice autocertificazione dei genitori. “Siamo molto perplessi sul fatto che una dichiarazione di questo genere possa sostituire la legge Lorenzin – afferma Rusconi – e per questo chiederemo chiarimenti ai due ministeri competenti. Abbiamo anche delle perplessita’ sul fatto che si possa fare un’autocertificazione sulle proprie condizioni di salute. Infatti – spiega il presidente dell’Anp-Lazio – l’autocertificazione del decreto Lorenzin prevedeva che il genitore dichiarasse alla scuola che aveva prenotato la visita presso la asl e che avrebbe portato il certificato medico, senza il quale i bambini non potevano entrare in classe. Adesso invece – prosegue Rusconi – questa dichiarazione sostitutiva serve per dire che gli studenti sono completamente in regola con i vaccini. Ma chi andra’ a verificare? Laddove ci saranno centinaia di genitori che porteranno le autocertificazioni, qualcuno dovra’ pur verificare se realmente siano in regola”. Sull’obbligo flessibile annunciato dal ministro Grillo, Rusconi ha detto che “Noi siamo dirigenti dello Stato, se ci sara’ una legge che prevede questa misura noi la applicheremo. Chiediamo solo leggi sicure”. 

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“Non ci interessa polemizzare con il governo, il nostro interesse e’ che le famiglie a settembre siano messe nella condizione di capire quello che devono fare sui vaccini, altrimenti si procedera’ a macchia di leopardo: alcuni presidi faranno entrare i bambini, altri presidi non li faranno entrare, i genitori dei bambini immunodepressi chiederanno con chi staranno in classe i loro figli. La situazione e’ complessa. Noi speriamo che a fine agosto nel nuovo incontro con il ministro Grillo e auspicabilmente con il ministro Bussetti la situazione si possa chiarire”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio, Mario Rusconi, intervistato da RaiNews 24 sulla circolare dei ministri della Sanita’ e dell’Istruzione che consente ai bambini da 0 a 6 anni di essere ammessi ai nidi e alle materne per l’anno scolastico 2018-2019 senza il certificato vaccinale della asl ma con una semplice autocertificazione dei genitori. “Siamo molto perplessi sul fatto che una dichiarazione di questo genere possa sostituire la legge Lorenzin – afferma Rusconi – e per questo chiederemo chiarimenti ai due ministeri competenti. Abbiamo anche delle perplessita’ sul fatto che si possa fare un’autocertificazione sulle proprie condizioni di salute. Infatti – spiega il presidente dell’Anp-Lazio – l’autocertificazione del decreto Lorenzin prevedeva che il genitore dichiarasse alla scuola che aveva prenotato la visita presso la asl e che avrebbe portato il certificato medico, senza il quale i bambini non potevano entrare in classe. Adesso invece – prosegue Rusconi – questa dichiarazione sostitutiva serve per dire che gli studenti sono completamente in regola con i vaccini. Ma chi andra’ a verificare? Laddove ci saranno centinaia di genitori che porteranno le autocertificazioni, qualcuno dovra’ pur verificare se realmente siano in regola”. Sull’obbligo flessibile annunciato dal ministro Grillo, Rusconi ha detto che “Noi siamo dirigenti dello Stato, se ci sara’ una legge che prevede questa misura noi la applicheremo. Chiediamo solo leggi sicure”. 

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