mercoledì, 9 Ottobre , 24

Tumore dell’ovaio, killer silenzioso. La Giornata per informare le donne

In Italia, a fronte di 5.200 nuove diagnosi all’anno e circa 3.100 decessi, sono circa 50mila donne che convivono con la malattia. Il carcinoma ovarico, nelle fasi iniziali, non dà sintomi chiari e quando questi compaiono la malattia ha ormai cominciato a diffondersi agli organi circostanti e le probabilità che le cure abbiano successo sono poche – ricorda Nicoletta Cerana, presidente di Alleanza Contro il Tumore Ovarico – Acto onlus, la prima associazione italiana di pazienti con tumore ovarico costituita nel 2010 -. Le aspettative di vita aumentano per se si riesce ad avere una diagnosi precoce. I segnali più diffusi, seppur “vaghi”, sono: sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto, gonfiore persistente all’addome, fitte addominali, bisogno frequente di urinare, perdite ematiche vaginali, stitichezza o diarrea. Se questi sintomi sono frequenti e persistenti bisogna rivolgersi al medico .

Proprio per far conoscere meglio questa malattia, torna l’8 maggio la Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, promossa dalla World Ovarian Cancer Coalition che riunisce 130 associazioni pazienti di 50 Paesi differenti.

C’ è anche qualcosa che si può fare per non ammalarsi: seguire una dieta sana e stare alla larga dai chili di troppo, che fanno crescere parecchio il rischio di sviluppare la malattia. La chirurgia, quando possibile, rappresenta ad oggi una delle modalità più efficaci per intervenire sul tumore dell’ovaio, e può essere accompagnata da chemioterapia e nuove terapie biologiche. La particolarità e l’aggressività di questo tipo di cancro richiedono per competenze molto specifiche ed importante che diagnosi e terapie vengano eseguite in centri di grande esperienza.

Per la Giornata Mondiale, la World Ovarian Cancer Coalition lancia per il secondo anno consecutivo la campagna di sensibilizzazione “Your voice has power” (La tua voce potente) sul sito internazionale www.ovariancancerday.org e sui principali social media (Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest). Per noi di Acto onlus partecipare alla celebrazione della Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico con le associazioni di tutto mondo e con le nostre affiliate in tutta Italia significa unirci in un unico grande abbraccio virtuale perché solo alleandoci tutti contro questo killer silenzioso possiamo sperare di cambiare il futuro della malattia dice Cerana. In Italia, Acto con il network di affiliate in Piemonte, Lazio, Campania e Puglia, ha organizzato un fitto calendario di iniziative (visitare il sito di Acto per informazioni e partecipazione), per informare il grande pubblico e i medici, per supportare le pazienti, fare prevenzione e anche per regalare un momento di spensieratezza: spettacoli teatrali a Bari e Torino, aperi-cena musicali a Cuneo, incontro di gruppo con le psicologhe a Milano, convegni per i medici a Monza e Bari, visite ginecologiche gratuite a Monza, match sportivi ad Avellino.

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In Italia, a fronte di 5.200 nuove diagnosi all’anno e circa 3.100 decessi, sono circa 50mila donne che convivono con la malattia. Il carcinoma ovarico, nelle fasi iniziali, non dà sintomi chiari e quando questi compaiono la malattia ha ormai cominciato a diffondersi agli organi circostanti e le probabilità che le cure abbiano successo sono poche – ricorda Nicoletta Cerana, presidente di Alleanza Contro il Tumore Ovarico – Acto onlus, la prima associazione italiana di pazienti con tumore ovarico costituita nel 2010 -. Le aspettative di vita aumentano per se si riesce ad avere una diagnosi precoce. I segnali più diffusi, seppur “vaghi”, sono: sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto, gonfiore persistente all’addome, fitte addominali, bisogno frequente di urinare, perdite ematiche vaginali, stitichezza o diarrea. Se questi sintomi sono frequenti e persistenti bisogna rivolgersi al medico .

Proprio per far conoscere meglio questa malattia, torna l’8 maggio la Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, promossa dalla World Ovarian Cancer Coalition che riunisce 130 associazioni pazienti di 50 Paesi differenti.

C’ è anche qualcosa che si può fare per non ammalarsi: seguire una dieta sana e stare alla larga dai chili di troppo, che fanno crescere parecchio il rischio di sviluppare la malattia. La chirurgia, quando possibile, rappresenta ad oggi una delle modalità più efficaci per intervenire sul tumore dell’ovaio, e può essere accompagnata da chemioterapia e nuove terapie biologiche. La particolarità e l’aggressività di questo tipo di cancro richiedono per competenze molto specifiche ed importante che diagnosi e terapie vengano eseguite in centri di grande esperienza.

Per la Giornata Mondiale, la World Ovarian Cancer Coalition lancia per il secondo anno consecutivo la campagna di sensibilizzazione “Your voice has power” (La tua voce potente) sul sito internazionale www.ovariancancerday.org e sui principali social media (Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest). Per noi di Acto onlus partecipare alla celebrazione della Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico con le associazioni di tutto mondo e con le nostre affiliate in tutta Italia significa unirci in un unico grande abbraccio virtuale perché solo alleandoci tutti contro questo killer silenzioso possiamo sperare di cambiare il futuro della malattia dice Cerana. In Italia, Acto con il network di affiliate in Piemonte, Lazio, Campania e Puglia, ha organizzato un fitto calendario di iniziative (visitare il sito di Acto per informazioni e partecipazione), per informare il grande pubblico e i medici, per supportare le pazienti, fare prevenzione e anche per regalare un momento di spensieratezza: spettacoli teatrali a Bari e Torino, aperi-cena musicali a Cuneo, incontro di gruppo con le psicologhe a Milano, convegni per i medici a Monza e Bari, visite ginecologiche gratuite a Monza, match sportivi ad Avellino.

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