martedì, 15 Ottobre , 24

Studio su integratori di calcio e cancro, rischi morte doppi

Assumere in grandi quantità integratori di calcio potrebbe raddoppiare il rischio di morire di cancro, mentre nessun collegamento ci sarebbe tra l’aumento del consumo di alimenti ricchi del nutriente e la malattia. A suggerirlo è un nuovo studio basato sull’analisi dei dati clinici di 27 mila adulti. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica ‘Annals of Internal Medicine’ e riportata sul ‘Telegraph’ online, mostra l’esistenza di un possibile legame tra alte dosi di integratori di calcio e cancro negli anni successivi.

Non solo: gli scienziati hanno anche rilevato che alcune altre sostanze nutritive presenti nei cibi erano generalmente collegate a un minor rischio di morte per cancro e per tutte le cause. Ma non gli integratori delle stesse sostanze. Tornando al calcio, secondo gli esperti i malati di cancro potrebbero essere dunque messi più in pericolo assumendo dosi del supplemento superiori a 1.000 milligrammi al giorno. Il dato che ha portato gli autori del lavoro a questa conclusione è che dopo più di 12 anni di follow-up ci sono state circa 24 morti correlate al cancro per 1.000 persone l’anno rispetto ai 12 decessi registrati fra i non utilizzatori di supplementi di calcio.

“E’ importante capire il ruolo che la sostanza nutritiva e la sua fonte potrebbero avere nei risultati di salute – sottolinea lo scienziato principale dello studio, Fang Fang Zhang della statunitense Tufts University – in particolare se l’effetto potrebbe non essere vantaggioso. I nostri risultati supportano l’idea che, mentre l’integratore contribuisce ad aumentare il livello totale di un nutriente assunto, per gli alimenti ci sono associazioni benefiche con sostanze nutritive che non si hanno con gli integratori”. Nel dettaglio gli scienziati hanno osservato che un consumo adeguato di vitamine A e K, oltre a magnesio e zinco, riduce il rischio di morte, risultato che si associa solo ai nutrienti nel cibo e non agli integratori. Mentre alti livelli di assunzione di calcio attraverso gli integratori sono associati a un maggior rischio di morte oncologica. Il consumo non necessario di supplementi di vitamina D da parte di persone non carenti, infine, potrebbe aumentare il rischio di morte per qualsiasi causa.

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Non solo: gli scienziati hanno anche rilevato che alcune altre sostanze nutritive presenti nei cibi erano generalmente collegate a un minor rischio di morte per cancro e per tutte le cause. Ma non gli integratori delle stesse sostanze. Tornando al calcio, secondo gli esperti i malati di cancro potrebbero essere dunque messi più in pericolo assumendo dosi del supplemento superiori a 1.000 milligrammi al giorno. Il dato che ha portato gli autori del lavoro a questa conclusione è che dopo più di 12 anni di follow-up ci sono state circa 24 morti correlate al cancro per 1.000 persone l’anno rispetto ai 12 decessi registrati fra i non utilizzatori di supplementi di calcio.

“E’ importante capire il ruolo che la sostanza nutritiva e la sua fonte potrebbero avere nei risultati di salute – sottolinea lo scienziato principale dello studio, Fang Fang Zhang della statunitense Tufts University – in particolare se l’effetto potrebbe non essere vantaggioso. I nostri risultati supportano l’idea che, mentre l’integratore contribuisce ad aumentare il livello totale di un nutriente assunto, per gli alimenti ci sono associazioni benefiche con sostanze nutritive che non si hanno con gli integratori”. Nel dettaglio gli scienziati hanno osservato che un consumo adeguato di vitamine A e K, oltre a magnesio e zinco, riduce il rischio di morte, risultato che si associa solo ai nutrienti nel cibo e non agli integratori. Mentre alti livelli di assunzione di calcio attraverso gli integratori sono associati a un maggior rischio di morte oncologica. Il consumo non necessario di supplementi di vitamina D da parte di persone non carenti, infine, potrebbe aumentare il rischio di morte per qualsiasi causa.

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