“Proprio operando a Londra – confida Littara – non sono rimasto colpito dai risultati del sondaggio di Yougov, confermati dal numero di richieste che ricevo dalla Gran Bretagna sulla falloplastica”, la chirurgia di modifica delle dimensioni maschili. “Si tratta di una materia considerata troppo spesso tabù, ma le richieste in realtà aumentano esponenzialmente anno dopo anno”, testimonia l’esperto.
Insomma, stando a Littara, in barba al refrain della celebre commedia ‘Niente sesso, siamo inglesi’, anche i sudditi di Sua Maestà si trovano a fare i conti con le dimensioni intime. “E un’ampia fetta di uomini non è soddisfatta di ciò che la natura gli ha dato, più degli italiani (28%)”, dice Littara ricordando il dato “di una recente indagine della Società italiana di andrologia”.
Al di là dei problemi oggettivi, legati a misure al di sotto della media, “c’è poi una parte soggettiva di insoddisfazione. Oggi, comunque, a contattare l’andrologo sono per lo più uomini di 30-50 anni, per i quali il problema delle dimensioni si riflette pesantemente sulla qualità della vita”. Ebbene, la falloplastica “consente di ‘guadagnare’ da 2 a 4 cm – assicura l’esperto – Oggi nell’80% dei casi eseguiamo interventi di allungamento e ingrossamento. Operazioni che durano circa un’ora e che consentono al paziente di ritrovare una nuova sicurezza”. Non solo nello spogliatoio.
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