lunedì, 14 Ottobre , 24

Ostetriche annunciano gruppo di studio su depressione post parto

La Federazione nazionale dei Collegi delle ostetriche si sta attivando per creare un gruppo di studio sulla depressione post parto, che coinvolga anche esperti psicologi. Lo annuncia la Fnco dopo lo sblocco dei 3 milioni di euro del Fondo per depressione post partum. “Il gruppo – spiega la Federazione – avrà lo scopo di individuare le attuali criticità dei percorsi di assistenza alla nascita offerti, che a volte non riescono a cogliere i primi segnali di allarme di disagi e/o squilibri che portano alla depressione post partum. Una patologia che, come dimostrano i fatti di cronaca, può avere esisti drammatici sia per la neo mamma con il suicidio, sia per il nascituro con un infanticidio. Il secondo obiettivo del gruppo sarà lo studio di interventi mirati, come la definizione di specifici Pdta (Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali), in una ottica multidisciplinare e multiprofessionale”.

“Ritengo fondamentale potenziare e migliorare un servizio già collaudato come quello dei corsi di accompagnamento alla nascita – afferma la presidente Fnco, Maria Vicario – implementando le competenze dell’ostetrica nella presa in carico delle donne soprattutto in gravidanza. Questa fase, che rappresenta per la donna un momento felice, può tuttavia nascondere delle insidie in chi è più fragile. La nostra attenzione sarà rivolta innanzitutto a quelle future mamme che hanno una anamnesi familiare e/o personale positiva per forme depressive, e anche all’attenta analisi e individuazione di donne a rischio per particolari condizioni socio-economiche, nei punti nascita come nei consultori”.

Ancora, “la Fnco si farà promotrice presso il presidente e i direttori/coordinatori dei corsi di laurea in Ostetricia – si legge nella nota – affinché sia ampliato e approfondito lo studio clinico delle diverse forme di disagio psichico fino alla depressione, per fornire così alle future professioniste/i maggiori strumenti conoscitivi, interpretativi e di intervento in collaborazione con gli esperti della materia”.

Per Vicario “l’accordo cui si è giunti in Conferenza Stato-Regioni, e in particolare lo stanziamento di 3 milioni di euro per la concreta realizzazione della prevenzione e cura della depressione post partum, rappresentano un altro fondamentale tassello per una migliore presa in carico della salute della donna e con lei della famiglia e dunque della società. A nome del Comitato centrale che rappresento – conclude – confermo che la categoria ostetrica darà sempre il proprio contributo nei diversi tavoli ministeriali, regionali e aziendali”.

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“Ritengo fondamentale potenziare e migliorare un servizio già collaudato come quello dei corsi di accompagnamento alla nascita – afferma la presidente Fnco, Maria Vicario – implementando le competenze dell’ostetrica nella presa in carico delle donne soprattutto in gravidanza. Questa fase, che rappresenta per la donna un momento felice, può tuttavia nascondere delle insidie in chi è più fragile. La nostra attenzione sarà rivolta innanzitutto a quelle future mamme che hanno una anamnesi familiare e/o personale positiva per forme depressive, e anche all’attenta analisi e individuazione di donne a rischio per particolari condizioni socio-economiche, nei punti nascita come nei consultori”.

Ancora, “la Fnco si farà promotrice presso il presidente e i direttori/coordinatori dei corsi di laurea in Ostetricia – si legge nella nota – affinché sia ampliato e approfondito lo studio clinico delle diverse forme di disagio psichico fino alla depressione, per fornire così alle future professioniste/i maggiori strumenti conoscitivi, interpretativi e di intervento in collaborazione con gli esperti della materia”.

Per Vicario “l’accordo cui si è giunti in Conferenza Stato-Regioni, e in particolare lo stanziamento di 3 milioni di euro per la concreta realizzazione della prevenzione e cura della depressione post partum, rappresentano un altro fondamentale tassello per una migliore presa in carico della salute della donna e con lei della famiglia e dunque della società. A nome del Comitato centrale che rappresento – conclude – confermo che la categoria ostetrica darà sempre il proprio contributo nei diversi tavoli ministeriali, regionali e aziendali”.

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