lunedì, 14 Ottobre , 24

I Millenials diventano gobbi per consultare smartphone e tablet

 I dispositivi elettronici stanno trasformando i Millenials in una generazione di gobbi. A lanciare l’allarme sul New York Post sono alcuni esperti in chiropratica, disciplina olistica molto diffusa negli Usa che si concentra sul trattamento delle cause dei problemi fisici piuttosto che sui sintomi. Uno dei ‘nemici’ da combattere in questo caso e’ il cosiddetto ‘tech neck'(letteralmente collo da tecnologia): si tiene la testa piegata in avanti a lungo, perche’ concentrati su smartphone e tablet. E’ una condizione dolorosa, sempre piu’ comune, che porta il collo a perdere la sua curvatura naturale – e provoca uno squilibrio fisiologico nella parte superiore del corpo. Precedentemente osservato durante la mezza eta’ ad esempio su dentisti che si sporgono verso i pazienti, il problema si sta ora materializzando nelle giovani generazioni. “Adesso, i ventenni hanno la salute della spina dorsale di una persona di 30 o di 40 anni. E’ un’epidemia”, spiega il chiropratico Christian Kang. Quando la postura peggiora, avvertono gli esperti, i muscoli della parte superiore della schiena si allungano, mentre quelli nella parte anteriore del corpo si indeboliscono e il collo si spinge in avanti, il che puo’ far sentire la testa almeno quattro chili e mezzo piu’ pesante. Cio’ ha un impatto sulla respirazione e puo’ averlo persino sui livelli di ansia. Secondo lo specialista Vito Minervini, le giovani donne sono particolarmente sensibili a questa condizione perche’ hanno una bassa densita’ muscolare nella parte superiore del corpo. Negare di avere un problema non aiuta: meglio intervenire, facendo pause in piedi, esercizi con il foam roller o lo yoga. Gli esperti consigliano inoltre di tenere i dispositivi aiutandosi con i gomiti a 180 gradi perche’ lo schermo sia davanti ai volti.

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 I dispositivi elettronici stanno trasformando i Millenials in una generazione di gobbi. A lanciare l’allarme sul New York Post sono alcuni esperti in chiropratica, disciplina olistica molto diffusa negli Usa che si concentra sul trattamento delle cause dei problemi fisici piuttosto che sui sintomi. Uno dei ‘nemici’ da combattere in questo caso e’ il cosiddetto ‘tech neck'(letteralmente collo da tecnologia): si tiene la testa piegata in avanti a lungo, perche’ concentrati su smartphone e tablet. E’ una condizione dolorosa, sempre piu’ comune, che porta il collo a perdere la sua curvatura naturale – e provoca uno squilibrio fisiologico nella parte superiore del corpo. Precedentemente osservato durante la mezza eta’ ad esempio su dentisti che si sporgono verso i pazienti, il problema si sta ora materializzando nelle giovani generazioni. “Adesso, i ventenni hanno la salute della spina dorsale di una persona di 30 o di 40 anni. E’ un’epidemia”, spiega il chiropratico Christian Kang. Quando la postura peggiora, avvertono gli esperti, i muscoli della parte superiore della schiena si allungano, mentre quelli nella parte anteriore del corpo si indeboliscono e il collo si spinge in avanti, il che puo’ far sentire la testa almeno quattro chili e mezzo piu’ pesante. Cio’ ha un impatto sulla respirazione e puo’ averlo persino sui livelli di ansia. Secondo lo specialista Vito Minervini, le giovani donne sono particolarmente sensibili a questa condizione perche’ hanno una bassa densita’ muscolare nella parte superiore del corpo. Negare di avere un problema non aiuta: meglio intervenire, facendo pause in piedi, esercizi con il foam roller o lo yoga. Gli esperti consigliano inoltre di tenere i dispositivi aiutandosi con i gomiti a 180 gradi perche’ lo schermo sia davanti ai volti.

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