lunedì, 14 Ottobre , 24

L’esercizio fisico previene effetti stress cronico

Fare esercizio fisico aiuta il cervello a prevenire gli effetti dello stress cronico. Uno studio della Brigham Young University negli Stati Uniti ha scoperto che l’esercizio contribuisce a proteggere la memoria mentre si e’ sotto stress. I risultati, pubblicati sulla rivista Neurobiology of Learning and Memory, rivelano che attivita’ come lo jogging attenuano l’impatto negativo che lo stress cronico ha sull’ippocampo, la parte del cervello responsabile dell’apprendimento e della memoria. “L’esercizio fisico e’ un modo semplice ed economico per eliminare gli impatti negativi dello stress cronico sulla memoria”, ha detto l’autore principale dello studio Jeff Edwards. La formazione della memoria e il ricordo all’interno dell’ippocampo si verificano in modo ottima le quando le sinapsi o le connessioni tra i neuroni vengono rafforzate nel tempo. Questo processo di rafforzamento sinaptico e’ chiamato potenziamento a lungo termine (LTP). Lo stress cronico o prolungato indebolisce le sinapsi, che diminuiscono LTP con un impatto negativo sulla memoria. Il nuovo studio ha rilevato che quando si fa attivita’ fisica nei periodi di stress, i livelli di LTP non diminuiscono, ma rimangono normali. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti con i topi. Un gruppo di topi ha fatto movimento fisico (correre su una ruota) per un periodo di 4 settimane (in media 5 km di corsa al giorno) mentre un altro gruppo di topi e’ rimasto sedentario. La meta’ dei topi di ciascun gruppo e’ stata esposta a situazioni stressanti, come camminare su una piattaforma sopraelevata o nuotare in acqua fredda. Un’ora dopo l’induzione di stress, i ricercatori hanno condotto esperimenti di elettrofisiologia sul cervello degli animali per misurare l’LTP. Ebbene, i topi stressati che avevano fatto attivita’ fisica avevano un LTP significativamente maggiore rispetto ai topi stressati che non hanno fatto nulla. Edwards e i suoi colleghi hanno anche scoperto che i topi stressati che hanno fatto esercizio fisico si comportavano altrettanto bene come i topi non stressati e attivi in un esperimento di labirinto progettato per testare la loro memoria. Edwards ha scoperto che i topi attivi hanno fatto meno errori di memoria nel labirinto rispetto ai topi sedentari. I risultati rivelano quindi che l’esercizio fisico e’ un metodo valido per proteggere i meccanismi di apprendimento e memoria dagli impatti cognitivi negativi dello stress cronico sul cervello. 

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Fare esercizio fisico aiuta il cervello a prevenire gli effetti dello stress cronico. Uno studio della Brigham Young University negli Stati Uniti ha scoperto che l’esercizio contribuisce a proteggere la memoria mentre si e’ sotto stress. I risultati, pubblicati sulla rivista Neurobiology of Learning and Memory, rivelano che attivita’ come lo jogging attenuano l’impatto negativo che lo stress cronico ha sull’ippocampo, la parte del cervello responsabile dell’apprendimento e della memoria. “L’esercizio fisico e’ un modo semplice ed economico per eliminare gli impatti negativi dello stress cronico sulla memoria”, ha detto l’autore principale dello studio Jeff Edwards. La formazione della memoria e il ricordo all’interno dell’ippocampo si verificano in modo ottima le quando le sinapsi o le connessioni tra i neuroni vengono rafforzate nel tempo. Questo processo di rafforzamento sinaptico e’ chiamato potenziamento a lungo termine (LTP). Lo stress cronico o prolungato indebolisce le sinapsi, che diminuiscono LTP con un impatto negativo sulla memoria. Il nuovo studio ha rilevato che quando si fa attivita’ fisica nei periodi di stress, i livelli di LTP non diminuiscono, ma rimangono normali. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti con i topi. Un gruppo di topi ha fatto movimento fisico (correre su una ruota) per un periodo di 4 settimane (in media 5 km di corsa al giorno) mentre un altro gruppo di topi e’ rimasto sedentario. La meta’ dei topi di ciascun gruppo e’ stata esposta a situazioni stressanti, come camminare su una piattaforma sopraelevata o nuotare in acqua fredda. Un’ora dopo l’induzione di stress, i ricercatori hanno condotto esperimenti di elettrofisiologia sul cervello degli animali per misurare l’LTP. Ebbene, i topi stressati che avevano fatto attivita’ fisica avevano un LTP significativamente maggiore rispetto ai topi stressati che non hanno fatto nulla. Edwards e i suoi colleghi hanno anche scoperto che i topi stressati che hanno fatto esercizio fisico si comportavano altrettanto bene come i topi non stressati e attivi in un esperimento di labirinto progettato per testare la loro memoria. Edwards ha scoperto che i topi attivi hanno fatto meno errori di memoria nel labirinto rispetto ai topi sedentari. I risultati rivelano quindi che l’esercizio fisico e’ un metodo valido per proteggere i meccanismi di apprendimento e memoria dagli impatti cognitivi negativi dello stress cronico sul cervello. 

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