Un dolore che parte dai lombi, la zona bassa della schiena, per arrivare fino ai piedi passando dal gluteo e allungandosi alla gamba. Un male di intensità variabile, che in genere interessa un lato solo del corpo e può accompagnarsi a formicolio, intorpidimento, mancanza di sensibilità o di forza del piede. E’ così che si presenta la sciatica, l’infiammazione o la sofferenza del ‘re’ dei nervi, il più complesso e voluminoso dell’organismo umano.
Proprio quello che in queste ore avrebbe compromesso l’incedere del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, come mostra un video rimbalzato in Rete e subito diventato un caso. Tanto da meritare una precisazione del portavoce capo della Commissione, Margaritis Schinas, che durante il briefing con la stampa a Bruxelles ha stigmatizzato il “cattivo gusto” di “una certa stampa” in cui si è messa in dubbio la sobrietà del presidente. Mercoledì sera, durante la cena di gala con i capi di Stato e di governo della Nato, Juncker è stato colpito da “un attacco di sciatica – ha spiegato Schinas – particolarmente doloroso e accompagnato da crampi, che comprometteva la sua capacità di camminare”.
E in effetti il dolore da sciatica può essere “da lieve a lancinante”, afferma Maurizio Fornari, responsabile di Neurochirurgia dell’Irccs Humanitas di Rozzano nei pressi di Milano. “Nella maggior parte dei casi – riferisce l’esperto su ‘Humanitas Salute‘ – la sciatica è legata a una protrusione o a un’ernia nel disco e il dolore si affievolisce con la risoluzione della causa che lo determina”. Quando il male si unisce a sintomi come il torpore e l’indebolimento, precisa, “si ha una sofferenza della radice nervosa e non solo una sua irritazione”.
Fra le cause della sciatica, riporta Fornari, ci sono “irritazione o compressione di una radice nervosa a causa di un’ernia del disco o di una protrusione; restringimento del canale spinale lombare; sindrome del piriforme, un piccolo muscolo attraverso le cui fibre passa il nervo sciatico che così può andare incontro a irritazione o a compressione in seguito a contratture prolungate”.
Come capire se il nervo sciatico è infiammato? “Come sempre si deve partire da una visita specialistica, a cui poi potranno seguire eventualmente altri esami come risonanza magnetica, radiografia, Tac ed elettromiografia. Nel corso della visita il medico potrebbe dover effettuare alcune manovre (come quella di Lasegue e quella di Wasserman), per comprendere l’origine del disturbo”. Per provare a evitarlo la parola d’ordine è no alla vita sedentaria: “Sebbene non tutti i casi di sciatica possano essere prevenuti – precisa infatti lo specialista – condurre una vita attiva gioca un ruolo di primo piano nel diminuire il rischio di incidenza”.
E la terapia? “Durante la fase acuta del dolore è consigliabile il riposo a letto a gambe flesse – suggerisce il neurochirurgo – Per contrastare il dolore sono indicati farmaci antinfiammatori, antidolorifici e miorilassanti, e possono essere utili anche infiltrazioni epidurali antalgiche e cortisonici per via sistemica. In fase subacuta, invece, sono indicate le manipolazioni e la ginnastica posturale. In genere la sciatica si risolve in circa 6 settimane senza bisogno di ricorrere alla chirurgia. In alcuni casi, però, per esempio in presenza di ernie discali che non si risolvono, di ernie ostruenti che effettuano una compressione sulla radice nervosa o sul sacco durale o di deficit neurologici – conclude Fornari – può essere indicato l’intervento chirurgico come la microdiscectomia o la laminectomia”.
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