Sfruttare le tecnologie digitali per diffondere conoscenza e consapevolezza ha l’obiettivo tangibile di ridurre il costo sociale del cancro. Knowandbe.live è una start up nell’area dell’innovazione sociale. Il progetto si avvale della collaborazione e sueprvisione di Aimac.
Nell’arco della vita, una persona su due in Italia si ammala di cancro. Le nuove diagnosi sono mediamente mille al giorno, 369 mila in un anno, di cui un terzo in età produttiva (fra i 15 e i 64 anni) e quasi la metà donne. Fatte le debite proporzioni, in un’azienda con 25 mila dipendenti, 50 potenzialmente si ammalano ogni anno. Più della metà di coloro che in Italia si ammalano di cancro in Italia sopravvivono, ma i costi che ognuno di loro sopporta sono enormi: nel 2012, una indagine Favo-Censis ha stimato in oltre 36 miliardi di euro annui i costi sociali del tumore ascrivibili a tutti i pazienti oncologici, oltre ai costi sanitari. Lo stesso studio stima il costo sociale del tumore in 34 mila euro a paziente.
Eppure circa quattro tumori su dieci potrebbero essere evitati con uno stile di vita sano. Ma non tutti lo sanno.
È questo il problema sociale che affronta “KnowAndBe.live più Conoscenza, meno Paura” (www.knowandbe.live), il nuovo programma digitale e transmediale di educazione alla prevenzione oncologica.
Studiato per aziende, enti pubblici, istituzioni e associazioni, il programma ha l’obiettivo di sfatare i falsi miti che ancora circondano il cancro, abbattere la paura e ampliare in maniera significativa le pratiche di prevenzione e di accesso allo screening oncologico. Si rivolge, in particolare, a chi ha il compito di studiare percorsi di Welfare per i dipendenti e a chi si occupa di Corporate Social Responsibility.
KnowAndBe.live nasce dall’esperienza di Luigia Tauro, lei stessa cancer survivor, oggi diventata imprenditrice nell’area dell’innovazione sociale per contribuire, tramite contenuti multimediali e tecnologie digitali, alla promozione di uno stile di vita responsabile e scelte consapevoli dei cittadini sulla propria salute.
«Ho creato KnowAndBe.live perché anche le aziende possano fare la propria parte per promuovere l’equità nella salute – racconta – attraverso l’educazione alla prevenzione oncologica dei propri dipendenti. In Italia i lavoratori dipendenti sono 17 milioni. Il mio sogno è raggiungerli tutti».
Il progetto si avvale della collaborazione e della supervisione scientifica di Aimac (Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici – www.aimac.it), fondata nel 1997 con lo scopo di fornire ai malati di cancro e ai loro familiari una “terapia informativa” per affrontare la malattia, dalla diagnosi alle cure.
«Nella battaglia contro il cancro un obiettivo primario è proprio l’informazione: conoscere vuol dire poter contrastare la malattia» sottolinea Elisabetta Iannelli, vicepresidente di Aimac. «Abbiamo reso disponibile il nostro patrimonio informativo – aggiunge – e siamo diventati partner di co-progettazione dei servizi di KnowAndBe.live per affermare con forza la necessità di aumentare la cultura della prevenzione oncologica».
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