mercoledì, 6 Dicembre , 23

Istat: mortalità per tumori in Italia inferiore a media europea

Nel 2015 la spesa sanitaria pubblica italiana si attesta intorno ai 2.500 dollari pro capite a fronte degli oltre 3.000 spesi in Francia e dei 4.000 in Germania (fonte Ocse). Nel 2016 le famiglie italiane hanno contribuito alla spesa sanitaria complessiva per il 25,0%, in una posizione intermedia rispetto ai 21 paesi europei considerati. I contributi delle famiglie sono maggiori in Grecia (40,7%), Portogallo, Ungheria e Polonia (oltre il 30%), minori in Germania, Danimarca e Repubblica Ceca (circa 16%). I tumori e le malattie del sistema circolatorio sono le patologie per cui e’ piu’ frequente il ricovero ospedaliero, che tuttavia si riduce nel tempo per la cura in contesti assistenziali diversi dagli ospedali (day hospital o ambulatori). Nel 2016 i ricoveri per le malattie circolatorie si confermano piu’ elevati nelle regioni del Centro (1.901,4 per centomila abitanti) mentre i ricoveri per i tumori sono piu’ numerosi nel Nord-Est (1.167,4 per centomila abitanti). L’offerta ospedaliera si riduce per la diminuzione di risorse e per la promozione di un modello di rete ospedaliera integrato con l’assistenza territoriale (nel 2002 i posti letto ordinari erano 4,4 ogni 1.000 abitanti, nel 2015 3,2). In Italia i decessi per tumori e malattie del sistema circolatorio sono stati rispettivamente 25,6 e 32,9 ogni diecimila abitanti nel 2015. Nel Mezzogiorno la mortalita’ per tumori si conferma inferiore alla media nazionale (anche se la Campania presenta i tassi di mortalita’ piu’ elevati tra quelli regionali, con un massimo del 37% per gli uomini) mentre quella per malattie del sistema circolatorio e’ piu’ elevata. La mortalita’ per queste cause nel nostro Paese e’ inferiore alla media europea (27,0% e 37,4%, dati 2014). Il decremento del tasso di mortalita’ infantile, importante indicatore del livello di sviluppo e benessere di un paese, nel 2015 in Italia ha avuto una battuta d’arresto e si attesta a 2,9 per mille nati vivi, tra i valori piu’ bassi in Europa: 7,6 decessi per mille nati vivi in Romania il valore piu’ elevato e 1,6 in Slovenia il piu’ contenuto.

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Nel 2015 la spesa sanitaria pubblica italiana si attesta intorno ai 2.500 dollari pro capite a fronte degli oltre 3.000 spesi in Francia e dei 4.000 in Germania (fonte Ocse). Nel 2016 le famiglie italiane hanno contribuito alla spesa sanitaria complessiva per il 25,0%, in una posizione intermedia rispetto ai 21 paesi europei considerati. I contributi delle famiglie sono maggiori in Grecia (40,7%), Portogallo, Ungheria e Polonia (oltre il 30%), minori in Germania, Danimarca e Repubblica Ceca (circa 16%). I tumori e le malattie del sistema circolatorio sono le patologie per cui e’ piu’ frequente il ricovero ospedaliero, che tuttavia si riduce nel tempo per la cura in contesti assistenziali diversi dagli ospedali (day hospital o ambulatori). Nel 2016 i ricoveri per le malattie circolatorie si confermano piu’ elevati nelle regioni del Centro (1.901,4 per centomila abitanti) mentre i ricoveri per i tumori sono piu’ numerosi nel Nord-Est (1.167,4 per centomila abitanti). L’offerta ospedaliera si riduce per la diminuzione di risorse e per la promozione di un modello di rete ospedaliera integrato con l’assistenza territoriale (nel 2002 i posti letto ordinari erano 4,4 ogni 1.000 abitanti, nel 2015 3,2). In Italia i decessi per tumori e malattie del sistema circolatorio sono stati rispettivamente 25,6 e 32,9 ogni diecimila abitanti nel 2015. Nel Mezzogiorno la mortalita’ per tumori si conferma inferiore alla media nazionale (anche se la Campania presenta i tassi di mortalita’ piu’ elevati tra quelli regionali, con un massimo del 37% per gli uomini) mentre quella per malattie del sistema circolatorio e’ piu’ elevata. La mortalita’ per queste cause nel nostro Paese e’ inferiore alla media europea (27,0% e 37,4%, dati 2014). Il decremento del tasso di mortalita’ infantile, importante indicatore del livello di sviluppo e benessere di un paese, nel 2015 in Italia ha avuto una battuta d’arresto e si attesta a 2,9 per mille nati vivi, tra i valori piu’ bassi in Europa: 7,6 decessi per mille nati vivi in Romania il valore piu’ elevato e 1,6 in Slovenia il piu’ contenuto.

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