domenica, 10 Dicembre , 23

Intolleranze alimentari: arriva il decalogo dei medici

Ma davvero le intolleranze alimentari sono la causa di tutti i mali, dal gonfiore addominale, all’obesita’, alla calvizie? E, per svelarle, si puo’ far conto su test come l’analisi del capello o l’iridologia, magari condotti in un centro non autorizzato da parte di personale non sanitario? Per ‘curarle’, poi, e’ saggio eliminare drasticamente dalla dieta alcuni alimenti? Potrebbe a volte sembrare cosi’, leggendo riviste non troppo specializzate, cercando informazioni su google o risposte di salute da figure non abilitate a fornirle. Dar retta alle lusinghe di queste moderne sirene che promettono – e a volte anche ottengono, ma a prezzo di gravi carenze nutrizionali e compromissione anche irreversibile dello stato generale di benessere – la perdita dei ‘sette chili in sette giorni’ del repertorio della commedia all’italiana puo’ pero’ costare caro. E, a farne le spese, oltre che il portafoglio e’ soprattutto la salute. Ora, a fare chiarezza, arriva un decalogo condiviso dalla Federazione nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – Fnomceo e dalle principali societa’ scientifiche di settore. Il Decalogo, che portera’ l’imprimatur del Ministero della Salute, sara’ presentato in anteprima assoluta venerdi’ 16 febbraio, nell’ambito dell’incontro “La comunicazione della Salute al tempo delle fake news: il ruolo del giornalista quale ‘garante’ dell’informazione” , che si terra’, dalle 14 alle 18, presso l’Auditorium del Dicastero di Lungotevere Ripa 1. A ripercorrerne la nascita e gli obiettivi saranno Gianluigi Spata, componente del Comitato Centrale Fnomceo, Antonio Caretto – Presidente ADI (Associazione Italiana Dietetica e nutrizione Clinica) e Barbara Paolini – Vicesegretario ADI. “L’intento di questo decalogo – spiegano Spata e Caretto – e’ quello di stimolare l’attenzione della popolazione, attraverso dieci piccole regole, su questa tematica, in modo da evitare di incorrere nell’errore di false diagnosi e terapie e diete inappropriate. La condivisione del Decalogo da parte delle maggiori Societa’ Scientifiche che si occupano del problema, della Federazione degli Ordini dei Medici e del Ministero della Salute vuole sottolineare l’importanza del documento e rafforzare il messaggio”. 

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Ma davvero le intolleranze alimentari sono la causa di tutti i mali, dal gonfiore addominale, all’obesita’, alla calvizie? E, per svelarle, si puo’ far conto su test come l’analisi del capello o l’iridologia, magari condotti in un centro non autorizzato da parte di personale non sanitario? Per ‘curarle’, poi, e’ saggio eliminare drasticamente dalla dieta alcuni alimenti? Potrebbe a volte sembrare cosi’, leggendo riviste non troppo specializzate, cercando informazioni su google o risposte di salute da figure non abilitate a fornirle. Dar retta alle lusinghe di queste moderne sirene che promettono – e a volte anche ottengono, ma a prezzo di gravi carenze nutrizionali e compromissione anche irreversibile dello stato generale di benessere – la perdita dei ‘sette chili in sette giorni’ del repertorio della commedia all’italiana puo’ pero’ costare caro. E, a farne le spese, oltre che il portafoglio e’ soprattutto la salute. Ora, a fare chiarezza, arriva un decalogo condiviso dalla Federazione nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – Fnomceo e dalle principali societa’ scientifiche di settore. Il Decalogo, che portera’ l’imprimatur del Ministero della Salute, sara’ presentato in anteprima assoluta venerdi’ 16 febbraio, nell’ambito dell’incontro “La comunicazione della Salute al tempo delle fake news: il ruolo del giornalista quale ‘garante’ dell’informazione” , che si terra’, dalle 14 alle 18, presso l’Auditorium del Dicastero di Lungotevere Ripa 1. A ripercorrerne la nascita e gli obiettivi saranno Gianluigi Spata, componente del Comitato Centrale Fnomceo, Antonio Caretto – Presidente ADI (Associazione Italiana Dietetica e nutrizione Clinica) e Barbara Paolini – Vicesegretario ADI. “L’intento di questo decalogo – spiegano Spata e Caretto – e’ quello di stimolare l’attenzione della popolazione, attraverso dieci piccole regole, su questa tematica, in modo da evitare di incorrere nell’errore di false diagnosi e terapie e diete inappropriate. La condivisione del Decalogo da parte delle maggiori Societa’ Scientifiche che si occupano del problema, della Federazione degli Ordini dei Medici e del Ministero della Salute vuole sottolineare l’importanza del documento e rafforzare il messaggio”. 

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