La deputata di Liberi e Uguali, Michela Rostan è stata eletta vicepresidente della XII Commissione permanente Sanità e Affari sociali della Camera. Un lungo curriculum fatto di impegno civico e politico, a dispetto della giovane età, iniziato con la prima associazione anticamorra attiva nella sua Città, Melito di Napoli, e proseguita con il Pd, fino all’elezione come deputato nel 2013 e alla rielezione lo scorso marzo, con LeU.
D: Qual è il suo giudizio sull’attività del Governatore De Luca, quale commissario regionale alla Sanità?
R: La Regione Campania sta viaggiando spedita verso l’azzeramento del pesantissimo debito accumulato nelle precedenti gestioni. Un traguardo importante che consentirà di dare il via a nuovi investimenti e nuove assunzioni nei prossimi anni. Il piano ospedaliero approvato prevede infatti 4mila nuove assunzioni e 170 milioni da investire nell’edilizia sanitaria. Con questi numeri non posso che dare un giudizio positivo dell’operato del presidente De Luca e del commissariamento gestito prima dal professore Polimeni e poi dal Governatore in persona. Certo resta ancora tanto lavoro da fare. In particolare per quanto attiene la riduzione ulteriore dei tempi delle liste di attesa, l’apertura dei nuovi reparti dell’Ospedale del Mare, la realizzazione dei nuovi pronto soccorso che alleggeriranno la difficile situazione del Cardarelli. Passi in avanti dovranno essere fatti anche in tema di sicurezza del personale medico e infermieristico. Troppe le aggressioni avvenute negli ultimi tempi. Bisogna porre subito rimedio. Lavorerò a stretto contatto con la Regione per dare un contributo concreto da parte della commissione Sanità della Camera al miglioramento della qualità dei servizi sanitari nei nostri territori.
D: Dobbiamo temere i segnali di una possibile controriforma in materia di vaccini, che il ministro Salvini ha lanciato nelle ultime ore?
I vaccini non devono essere oggetto di propaganda politica. Mi chiedo quali competenze abbia il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per dichiarare, in modo assolutamente sbagliato e pericoloso, l’inutilità di dieci vaccinazioni. Sono molto preoccupata per l’evidente contrapposizione che emerge all’interno del Governo tra il ministro della Salute, Giulia Grillo, e il titolare del Viminale su un tema che impatta fortemente sulla sanità pubblica e sulla sicurezza dei nostri figli. I vaccini sono indispensabili e il nostro sistema sanitario non può essere messo in discussione per mantenere qualche impegno preso in campagna elettorale in maniera eccessivamente spregiudicata.
D: Come incrementare e migliorare le attività di screening e prevenzione nella Terra dei Fuochi?
Occorre un piano speciale per la Terra dei Fuochi. Lo studio Sentieri dell’Istituto superiore di sanità conferma una certezza che esiste già tra le persone. Si registra il nove per cento in più dei tumori nei giovani che vivono in zone inquinate. I dati sono stati raccolti tra il 2006 e il 2013. Tecnicamente si chiama “eccesso di incidenza”. In alcuni luoghi ci si ammala di più e di malattie più gravi. Questo rende ancora più urgente la bonifica dei territori della Terra dei fuochi, nell’area a nord di Napoli, e la necessità di aumentare le misure di vigilanza e tutela delle popolazioni più a rischio. Ci aspettiamo da tutte le istituzioni, e lotteremo per questo, un’attenzione speciale su un’area importante, che ha subito abusi e devastazioni e che attende da troppo tempo azioni concrete.
D: Quanto rischia la Campania a fronte di un Governo a trazione leghista? C’è la possibilità che aumenti il divario Nord-Sud sui fondi di ripartizione destinati alla Sanità?
Vigileremo attentamente in commissione Sanità affinchè questo non accada. Piuttosto bisogna rivedere assolutamente i criteri di riparto della griglia dei Livelli Essenziali di Assistenza. Grazie agli sforzi degli ultimi tre anni la Regione Campania ha fatto un balzo enorme nel punteggio passando dai 139 punti del 2014 ai 160 attuali. La riduzione dal 46% al 36% di parti cesarei, dei tempi di attesa per le visite specialistiche, dei tempi di attesa per il pagamento alle imprese (32 giorni per i farmaci e 60 per gli altri fornitori) sono tutti elementi che lasciano ben sperare per il futuro. Ma non ci accontentiamo. Aiuterò in tutti i modi la Regione per arrivare anche in Campania su standard europei di assistenza sanitaria.
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