giovedì, 10 Ottobre , 24

Il Pascale apre nuovi percorsi di formazione sul campo per biologi

Inizia a giugno la collaborazione Enpab, cassa di previdenza dei biologi, e il Pascale. Una collaborazione che porterà nel polo oncologico i primi quattro biologici da formare sotto la responsabilità di un tutor e che affiancheranno il servizio di dietologia e nutrizione artificiale nella valutazione dei pazienti ricoverati. Il tutor, professionista iscritto alla Cassa e selezionato dal Pascale, dovrà essere dotato delle competenze tecniche e delle abilitazioni professionali necessarie allo svolgimento del ruolo.L’Enpab riconoscerà a tutti i partecipanti i crediti ecm, la copertura assicurativa e i rimborsi spese.
Nel progetto saranno coinvolti sei Dipartimenti: Uro-Ginecologico, Addominale, Polmonare, Melanoma, Testa collo, Dipartimento dei Servizi Sanitari Strategici.La formazione professionale avrà lo scopo di fare acquisire al biologo le competenze in oncologia e nutrizione oncologica. Il progetto prevede una parte teorica e una parte pratica. I biologi riceveranno lezioni frontali dai dipendenti del Pascale (dirigenti medici o sanitari: farmacisti, nutrizionisti, oncologi, chirurghi etc.) e dal tutor.
L’attività formativa avrà durata di sei mesi.
«L’Enpab – dice il presidente dell’Ente, Tiziana Stallone – già da tempo promuove interventi di welfare in favore dei propri iscritti, realizzando quei compiti legittimati dalla previsione normativa, consapevole dell’importanza della funzione istituzionale prioritaria di assistere il professionista Biologo iscritto all’Ente, in considerazione dei riflessi previdenziale positivi connessi ad iniziative a sostegno e promozione della libera professione».Per il direttore sanitario del Pascale, Leonardo Miscio, «il controllo della nutrizione in campo oncologico è fondamentale e aiuta a migliorare la prognosi dei pazienti».Il direttore generale dell’Irccs partenopeo, Attilio Bianchi ringrazia il presidente dell’Enpab «per aver individuato il nostro Istituto quale sede di questo innovativo progetto di formazione sul campo. La condivisione dei saperi e delle conoscenze è alla base della nostra filosofia gestionale».

Inizia a giugno la collaborazione Enpab, cassa di previdenza dei biologi, e il Pascale. Una collaborazione che porterà nel polo oncologico i primi quattro biologici da formare sotto la responsabilità di un tutor e che affiancheranno il servizio di dietologia e nutrizione artificiale nella valutazione dei pazienti ricoverati. Il tutor, professionista iscritto alla Cassa e selezionato dal Pascale, dovrà essere dotato delle competenze tecniche e delle abilitazioni professionali necessarie allo svolgimento del ruolo.L’Enpab riconoscerà a tutti i partecipanti i crediti ecm, la copertura assicurativa e i rimborsi spese.
Nel progetto saranno coinvolti sei Dipartimenti: Uro-Ginecologico, Addominale, Polmonare, Melanoma, Testa collo, Dipartimento dei Servizi Sanitari Strategici.La formazione professionale avrà lo scopo di fare acquisire al biologo le competenze in oncologia e nutrizione oncologica. Il progetto prevede una parte teorica e una parte pratica. I biologi riceveranno lezioni frontali dai dipendenti del Pascale (dirigenti medici o sanitari: farmacisti, nutrizionisti, oncologi, chirurghi etc.) e dal tutor.
L’attività formativa avrà durata di sei mesi.
«L’Enpab – dice il presidente dell’Ente, Tiziana Stallone – già da tempo promuove interventi di welfare in favore dei propri iscritti, realizzando quei compiti legittimati dalla previsione normativa, consapevole dell’importanza della funzione istituzionale prioritaria di assistere il professionista Biologo iscritto all’Ente, in considerazione dei riflessi previdenziale positivi connessi ad iniziative a sostegno e promozione della libera professione».Per il direttore sanitario del Pascale, Leonardo Miscio, «il controllo della nutrizione in campo oncologico è fondamentale e aiuta a migliorare la prognosi dei pazienti».Il direttore generale dell’Irccs partenopeo, Attilio Bianchi ringrazia il presidente dell’Enpab «per aver individuato il nostro Istituto quale sede di questo innovativo progetto di formazione sul campo. La condivisione dei saperi e delle conoscenze è alla base della nostra filosofia gestionale».

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