“La prossima settimana farò partire un tavolo sulla farmaceutica per la riforma della governance. Avanzerò una proposta e mi auguro che la persona da me indicata la porti avanti con coerenza. L’obiettivo è avere i farmaci migliori al miglior prezzo”. Così il ministro della Salute Giulia Grillo, in un’intervista al Messaggero, ribadisce la sua volontà di avviare una ‘rivoluzione’ nel segno del merito che riguarderà tutte le nomine nella sanità, perchè – dice – “vogliamo essere il governo del cambiamento non solo nelle parole ma nei fatti”. A partire dai vertici dell’Agenzia italiana del farmaco.
“Il nuovo direttore generale – ribadisce il ministro, intervenuta sul tema nei giorni scorsi – sarà scelto in base a una selezione pubblica. Ho firmato l’avviso. Scocca l’ora della trasparenza”, afferma. “Quell’incarico – spiega – è il più importante che conferisce il ministero della Salute: vigila su un fatturato di quasi 30 miliardi di euro e si occupa di atti fondamentali come l’autorizzazione all’ immissione in commercio dei farmaci e la farmacovigilanza. Ha enormi responsabilità economiche e medico-scientifiche in uno dei settori di maggior interesse per la spesa del Servizio sanitario e per tutti gli assistiti”. “Giusto” dunque, secondo Giulia Grillo, “garantire la partecipazione non solo agli adepti dei ministri ma ad una platea ampia di cittadini sia come osservatori che come candidati”.
Il ministro torna poi ad assicurare che si tratta “solo del primo passo. Poi toccherà alle nomine nelle Asl e negli ospedali, negli enti controllati dal ministero, nella scelta dei primari. Daremo spazio – assicura – “alle capacità e ai giovani. Vogliamo cambiare metodo. Avere trasparenza, meritocrazia, partecipazione. Tutti devono potersi proporre fuori dai canali della politica. Per anni ho contestato la vecchia gestione dell’Aifa anche quando è stato sostituito Pani col direttore Melazzini”.
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