Una carenza di mezzi e personale, quella che interessa il Centro trapianti del Monaldi, al centro della battaglia sostenuta dal ‘Comitato genitori dei trapiantati’ da quando, nel 2016, furono sospese le procedure di trapianto pediatrico presso il centro specializzato del Monaldi. Da qui giung la diffida di Federconsumatori Campania all’indirizzo dell’Azienda dei Colli.
L’associazione, che in questo caso agisce in sinergia con il comparto Federconsumatori Nazionale, segue da sempre il ‘Comitato genitori dei trapiantati’ e stavolta ha messo nero su bianco, alcune ombre che potrebbero compromettere seriamente l’assistenza dei piccoli, secondo quanto si legge dalla denuncia. «Federconsumatori evidenzia che presso il Centro Trapianti del Monaldi sono stati recentemente ricoverati soggetti trapiantati pediatrici, non allocati in cardiochirurgia o terapia intensiva pediatrica ma in quella adulti- c’è scritto nella diffida – sistemazione emergenziale che avrebbe necessitato come minimo un previo allestimento con aree, mezzi e personale idonei». Nella diffida si sottolineano la gravità e la dannosità del contenuto della recente delibera dell’Azienda dei Colli, che esclude dall’accesso ai reparti pediatrici tutti i minori dai 10 anni, che dunque sono assistiti nei reparti degli adulti, dividendo di fatto, l’assistenza dei minori in due fasce. Un’altra mancanza, secondo quanto segnalato dall’associazione riguarda «i percorsi per gli accessi in emergenza urgenza, che già avrebbero dovuto essere predisposti e formalizzati, da lunga data, da parte della direzione sanitaria aziendale e del responsabile del team multidisciplinare». E ancora, la mancanza di approfondimenti relativi alla morte di alcuni bambini.
Secondo la diffida queste condizioni determinerebbero «un’evidente lesione dei livelli essenziali di assistenza in campo trapiantologico di diretta responsabilità dell’azienda ospedaliera, configurando un comportamento gravemente scorretto in danno dell’utenza pediatrica, giuridicamente rilevante». Per questi motivi, Ferconsumatori Campania e Nazionale, sostenuti dal Comitato Sanità Campania, hanno diffidato l’Azienda Ospedaliera dei Colli, «dal proseguire nel comportamento scorretto – si legge nel documento – richiedendo di porre in essere i più opportuni atti e provvedimenti per la ripresa dell’attività trapiantologica pediatrica sospesa da parte dell’azienda, la riattivazione dell’attività trapiantologica sospesa previa riorganizzazione secondo il modello unitario regionale ed aziendale, la redazione immediata di specifici percorsi diagnostici- terapeutici di assistenza pediatrici e per adulti, la redazione immediata di Carta dei Servizi del Centro Trapianti e degli standard di qualità, la pubblicazione immediata delle liste d’attesa del Centro Trapianti, la pubblicazione immediata degli esiti trapiantologici per adulti e pediatrici e il ricovero di tutti i pazienti afferenti alla trapiantologia pediatrica nella Cardiochirurgia e Terapia intensiva pediatrica».
L’Azienda dei Colli ha due settimane per provvedere a quanto contestato nella diffida.
«Dopo la diffida a decorso dei termini di legge di 15 giorni, non esiteremo, in mancanza di immediati provvedimenti a presentare ricorso al Tribunale per ottenere la cessazione del comportamento lesivo- tuona Carlo Spirito avvocato di Federconsumatori, specializzato del comparto Sanità – la nostra azione è duplice perché si tratta di una problematica che riguarda l’assistenza rivolta a tutto il meridione e ci teniamo a ricordare che il referente unico ed essenziale deve essere il piccolo paziente cardiopatico e basta».
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