domenica, 3 Dicembre , 23

Febbre suina, 3 nuovi casi: Ricoverati padre e figlio

 Accade a Nuoro. Due bambini di tre e sei anni, compagni di classe in una scuola materna della città, e un adulto, padre di uno dei piccoli, colpiti dal virus A-H1N1.La settimana scorsa sono stati ricoverati all’ospedale San Francesco di Nuoro, con una forte crisi respiratoria a distanza di un giorno e in condizioni gravi.Febbre altissima, difficoltà respiratorie e tosse insistente unite alle analisi di laboratorio hanno confermato la sospetta positività per il virus A-H1N1. Padre e figlio sarebbero stati poi trasferiti in isolamento nel reparto di Rianimazione dove ancora risultano essere ricoverati. Il quadro clinico per entrambi è in miglioramento, anche se la situazione è stata ritenuta seria. In buone condizioni di salute anche il secondo bambino, che ha risposto bene alla terapia ed è stato dimesso lunedì.
Il direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale San Francesco Antonio Cualbu rassicura riguardo al rischio pandemia nell’isola, già colpita da altri casi, di cui uno ha provocato la morte di un sessantenne di Olbia, a gennaio: «La situazione è assolutamente sotto controllo. La gravità, infatti, dipende da almeno due fattori: l’aggressività del virus e il modo in cui esso si diffonde».  I primi casi riscontrati  di “influenza suina”nell’uomo risalgono agli anni ’50 ed erano causati da contatti ravvicinati con i maiali. Ora invece il virus AH1N1 è diventato trasmissibile da uomo a uomo. Le autorità sanitarie nazionali hanno comunque rinnovato l’appello alla vaccinazione, che nei soggetti a rischio rimane l’unico efficace strumento di prevenzione. “Ognuno di noi può contrastare la diffusione dei virus influenzali” ha ricordato Cualbu “con semplici ma importanti precauzioni, come lavarsi spesso le mani, coprirsi naso e bocca ogni volta che si starnutisce o tossisce e utilizzare fazzoletti di carta monouso. Ma sopratutto, in caso di influenza restare a casa e limitare i contatti con altre persone – conclude Antonio Cualbu –. Sono comportamenti semplici ma, ribadisco, utili a limitare la circolazione dei virus».

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Il direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale San Francesco Antonio Cualbu rassicura riguardo al rischio pandemia nell’isola, già colpita da altri casi, di cui uno ha provocato la morte di un sessantenne di Olbia, a gennaio: «La situazione è assolutamente sotto controllo. La gravità, infatti, dipende da almeno due fattori: l’aggressività del virus e il modo in cui esso si diffonde».  I primi casi riscontrati  di “influenza suina”nell’uomo risalgono agli anni ’50 ed erano causati da contatti ravvicinati con i maiali. Ora invece il virus AH1N1 è diventato trasmissibile da uomo a uomo. Le autorità sanitarie nazionali hanno comunque rinnovato l’appello alla vaccinazione, che nei soggetti a rischio rimane l’unico efficace strumento di prevenzione. “Ognuno di noi può contrastare la diffusione dei virus influenzali” ha ricordato Cualbu “con semplici ma importanti precauzioni, come lavarsi spesso le mani, coprirsi naso e bocca ogni volta che si starnutisce o tossisce e utilizzare fazzoletti di carta monouso. Ma sopratutto, in caso di influenza restare a casa e limitare i contatti con altre persone – conclude Antonio Cualbu –. Sono comportamenti semplici ma, ribadisco, utili a limitare la circolazione dei virus».

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