domenica, 10 Dicembre , 23

Diagnosi infezioni e tumori più veloci con “editing genetico”

Le nuove tecnologie di editing genetico possono essere applicate anche nel campo della diagnostica permettendo di individuare in maniera tempestiva la presenza di infezioni virali e perfino di tumori. Una nuova applicazione della gia’ ampiamente collaudata tecnica di editing genetico CRISPR che e’ stata messa a punto da ricercatori dell’Universita’ della California di Berkely guidati da Jennifer Doudna promette infatti di portare a test medici rapidi e affidabili. L’annuncio arriva da un articolo pubblicato sulla rivista Science. Il nuovo metodo, che e’ stato battezzato Detectr, ha permesso ai ricercatori di individuare frammenti di Dna di papillomavirus umano HPV in alcuni campioni. In pratica i ricercatori sono riusciti a indirizzare una particolare molecola impiegata per tagliare in maniera selettiva dei frammenti di Dna in modo che questa svolgesse la sua attivita’ verso frammenti specifici di materiale genetico. La molecola utilizzata e’ una stretta parente della Cas9, ed e’ stata selezionata nel 2015. Si chiama “Cas12a” ed agisce come fosse una cesoia molecolare che interviene in maniera molto precisa sul materiale genetico. I ricercatori hanno spiegato che grazie all’inserimento di una molecola di RNA sono riusciti a indirizzare l’attivita’ di questa cesoia verso frammenti definiti di Dna. Per poter essere del tutto efficaci i ricercatori sono inoltre riusciti a mettere a punto un sistema che segnalasse quando la molecola e’ riuscita a raggiungere il suo bersaglio. Cosi’ i ricercatori hanno usato una molecola luminosa collegata da un singolo filamento di Dna a una molecola soppressore che impedisce il bagliore. Quando Cas12a comincia la sua opera, divide il filamento di DNA che collega insieme queste due molecole lasciando che la molecola luminosa possa inviare un segnale che i ricercatori possono rilevare. Il team ha poi messo alla prova questo approccio, in collaborazione con Joel Palefsky e il suo team presso l’Universita’ della California, a San Francisco. Insieme hanno ricercato segnali di DNA da due tipi di HPV cancerogeni: il tipo 16 e il tipo 18. Nel caso di HPV16, Detectr e’ stato efficace nel 100 per cento dei campioni. Per HPV18, ha invece ottenuto il risultato giusto per 23 di 25 campioni.

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Le nuove tecnologie di editing genetico possono essere applicate anche nel campo della diagnostica permettendo di individuare in maniera tempestiva la presenza di infezioni virali e perfino di tumori. Una nuova applicazione della gia’ ampiamente collaudata tecnica di editing genetico CRISPR che e’ stata messa a punto da ricercatori dell’Universita’ della California di Berkely guidati da Jennifer Doudna promette infatti di portare a test medici rapidi e affidabili. L’annuncio arriva da un articolo pubblicato sulla rivista Science. Il nuovo metodo, che e’ stato battezzato Detectr, ha permesso ai ricercatori di individuare frammenti di Dna di papillomavirus umano HPV in alcuni campioni. In pratica i ricercatori sono riusciti a indirizzare una particolare molecola impiegata per tagliare in maniera selettiva dei frammenti di Dna in modo che questa svolgesse la sua attivita’ verso frammenti specifici di materiale genetico. La molecola utilizzata e’ una stretta parente della Cas9, ed e’ stata selezionata nel 2015. Si chiama “Cas12a” ed agisce come fosse una cesoia molecolare che interviene in maniera molto precisa sul materiale genetico. I ricercatori hanno spiegato che grazie all’inserimento di una molecola di RNA sono riusciti a indirizzare l’attivita’ di questa cesoia verso frammenti definiti di Dna. Per poter essere del tutto efficaci i ricercatori sono inoltre riusciti a mettere a punto un sistema che segnalasse quando la molecola e’ riuscita a raggiungere il suo bersaglio. Cosi’ i ricercatori hanno usato una molecola luminosa collegata da un singolo filamento di Dna a una molecola soppressore che impedisce il bagliore. Quando Cas12a comincia la sua opera, divide il filamento di DNA che collega insieme queste due molecole lasciando che la molecola luminosa possa inviare un segnale che i ricercatori possono rilevare. Il team ha poi messo alla prova questo approccio, in collaborazione con Joel Palefsky e il suo team presso l’Universita’ della California, a San Francisco. Insieme hanno ricercato segnali di DNA da due tipi di HPV cancerogeni: il tipo 16 e il tipo 18. Nel caso di HPV16, Detectr e’ stato efficace nel 100 per cento dei campioni. Per HPV18, ha invece ottenuto il risultato giusto per 23 di 25 campioni.

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