martedì, 15 Ottobre , 24

De Luca, Giulia Grillo: complicato fare presidente Regione e commissario

“Come puo’ fare il commissario alla sanita’ uno che deve fare anche il presidente della Regione? Mi pare un pochino complicato e anche leggermente ambiziosetto”. A dirlo, il ministro della Salute, Giulia Grillo, parlando con i giornalisti all’ospedale Scarlato di Scafati, nel Salernitano, riferendosi al ruolo ricoperto da Vincenzo De Luca. “Che competenza ha un presidente di Regione per fare il commissario? Ce lo siamo chiesti? E’ un fatto politico o e’ un fatto tecnico?”, incalza. Il ministro spiega che un “commissario e’ come se fosse un mega-manager che deve capire quello che sta facendo”. E, richiamando la legge che ha consentito che venissero nominati commissari i ‘governatori’ regionali, ribadisce quanto sostenuto piu’ volte: “Io non avrei allargato assolutamente, e infatti abbiamo votato contro”, dato che “tu devi assicurare al cittadino la qualita’. E nel momento in cui si sta commissariando la regione, si sta mettendo nelle mani di una singola persona che deve risolvere tutti i problemi che gli altri non hanno saputo risolvere”. Quanto ai tempi per la fine del commissariamento in Campania, Grillo evidenzia che “gli ultimi tavoli non sono buoni”, ma “guarderemo i numeri e con i numeri valuteremo. Sicuramente faro’ la mia parte rispettando l’autonomia regionale, ma non abbandonando i cittadini”. Il ministro della Salute, da ieri, e’ in Campania per visitare i locali nosocomi. Dopo l’ospedale del Mare di Napoli e il Mauro Scarlato di Scafati (Salerno), ha raggiunto il San Leonardo di Castellammare di Stabia, nel Napoletano. Sui pronto soccorso, sottolinea di averne visti alcuni in Campania che, “come molti del Sud, sono carichi dei cosiddetti codici verdi che potrebbero, invece, essere smistati tranquillamente da una rete territoriale efficace. E’ un lavoro che dovrebbero fare anche le guardie mediche. Dobbiamo potenziare la medicina generale”. Secondo Grillo, “il problema del sovraccarico dei pronto soccorso non e’ solamente che sono pochi o che sono dislocati in una certa maniera, ma e’ anche un’organizzazione generale. Queste cose e’ chiaro che non si risolvono dall’oggi al domani”. I servizi, a detta sua, sono organizzati dalla politica regionale che “ha un peso quasi del 90%”. Capitolo risorse economiche, Grillo ribadisce la necessita’ di “utilizzarle bene” perche’ “non sono infinite”. Sugli ospedali campani, conclude, spiegando che “c’e’ stata tantissima illogicita’ organizzativa e programmatoria. Non si possono costruire ospedali e poi smantellarli”. Il riferimento e’ al reparto materno-infantile dell’ospedale del Mare di Napoli. 

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“Come puo’ fare il commissario alla sanita’ uno che deve fare anche il presidente della Regione? Mi pare un pochino complicato e anche leggermente ambiziosetto”. A dirlo, il ministro della Salute, Giulia Grillo, parlando con i giornalisti all’ospedale Scarlato di Scafati, nel Salernitano, riferendosi al ruolo ricoperto da Vincenzo De Luca. “Che competenza ha un presidente di Regione per fare il commissario? Ce lo siamo chiesti? E’ un fatto politico o e’ un fatto tecnico?”, incalza. Il ministro spiega che un “commissario e’ come se fosse un mega-manager che deve capire quello che sta facendo”. E, richiamando la legge che ha consentito che venissero nominati commissari i ‘governatori’ regionali, ribadisce quanto sostenuto piu’ volte: “Io non avrei allargato assolutamente, e infatti abbiamo votato contro”, dato che “tu devi assicurare al cittadino la qualita’. E nel momento in cui si sta commissariando la regione, si sta mettendo nelle mani di una singola persona che deve risolvere tutti i problemi che gli altri non hanno saputo risolvere”. Quanto ai tempi per la fine del commissariamento in Campania, Grillo evidenzia che “gli ultimi tavoli non sono buoni”, ma “guarderemo i numeri e con i numeri valuteremo. Sicuramente faro’ la mia parte rispettando l’autonomia regionale, ma non abbandonando i cittadini”. Il ministro della Salute, da ieri, e’ in Campania per visitare i locali nosocomi. Dopo l’ospedale del Mare di Napoli e il Mauro Scarlato di Scafati (Salerno), ha raggiunto il San Leonardo di Castellammare di Stabia, nel Napoletano. Sui pronto soccorso, sottolinea di averne visti alcuni in Campania che, “come molti del Sud, sono carichi dei cosiddetti codici verdi che potrebbero, invece, essere smistati tranquillamente da una rete territoriale efficace. E’ un lavoro che dovrebbero fare anche le guardie mediche. Dobbiamo potenziare la medicina generale”. Secondo Grillo, “il problema del sovraccarico dei pronto soccorso non e’ solamente che sono pochi o che sono dislocati in una certa maniera, ma e’ anche un’organizzazione generale. Queste cose e’ chiaro che non si risolvono dall’oggi al domani”. I servizi, a detta sua, sono organizzati dalla politica regionale che “ha un peso quasi del 90%”. Capitolo risorse economiche, Grillo ribadisce la necessita’ di “utilizzarle bene” perche’ “non sono infinite”. Sugli ospedali campani, conclude, spiegando che “c’e’ stata tantissima illogicita’ organizzativa e programmatoria. Non si possono costruire ospedali e poi smantellarli”. Il riferimento e’ al reparto materno-infantile dell’ospedale del Mare di Napoli. 

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