mercoledì, 1 Maggio , 24

Covid 19, l’ Oms dà ragione al Pascale

Il Tocilizumab è insieme con il Sarilumab un farmaco indicato per i malati gravi colpiti da Covid e, quindi, dice l’Oms, va assolutamente raccomandato. Ma l’Oms, nelle sue ultime linee guida, non si ferma alle raccomandazioni: il farmaco anti artrite avrebbe ridotto del 13 per cento la mortalità dei pazienti affetti dal virus. A questa percentuale non si erano spinti, nelle più ottimistiche previsioni, nemmeno i ricercatori del Pascale un anno fa che quel farmaco furono i primi ad usarlo. Ma ora che a dare credito alla “cura Ascierto” è finanche l’Organizzazione mondiale della Sanità, il direttore generale dell’Istituto dei tumori di Napoli, Attilio Bianchi, ringrazia l’Oms per la fiducia accordata agli studi dell’Irccs partenopeo. “E’ una soddisfazione – dice il manager – per tutti noi constatare che nell’anno più drammatico della sanità mondiale, i nostri ricercatori abbiano contribuito a dare una mano fattiva alla pandemia. Le ultime linee giuda dell’Oms confermano i nostri studi sul Tocilizumab, e siamo veramente felici di aver contribuito a salvare tante vite umane, che poi è la mission del nostro Istituto”.

Ringrazia per la fiducia accordata anche Paolo Ascierto, l’oncologo del melanoma prestato al Covid. E’ sua l’intuizione un anno fa di somministrare il farmaco anti artrite a dei pazienti gravissimi colpiti dal Covid e miracolosamente guariti dopo due somministrazioni. 
“Il Covid 19 – dice Paolo Ascierto – è una malattia grave e questa ricerca dimostra che esistono delle soluzioni terapeutiche di supporto al trattamento dei pazienti che ne sono affetti, inibendone la progressione o addirittura riducendone il rischio di morte. Per noi degli ospedali Pascale e Cotugno di Napoli, la somministrazione del Toci non sarebbe stata possibile senza il contributo del collega Vincenzo Montesarchio, questo è un risultato molto importante che testimonia che le nostre osservazioni erano giuste”.

Come spiega l’Oms nel suo sito il Tocilizumab e il Sarilumab sono due farmaci che bloccano il recettore dell’interleuchina-6, tocilizumab e sarilumab, due anticorpi monoclonali usati anche per l’artrite reumatoide. I due farmaci sono indicati per i malati in condizioni gravi e vanno presi insieme ai corticosteroidi. Questi anticorpi monoclonali agiscono bloccando l’eccessiva reazione immunitaria che spesso si sviluppa nei malati di Covid. La decisione è arrivata sulla base dell’analisi dei dati di oltre 10.000 pazienti coinvolti in 27 studi clinici, che hanno mostrato una riduzione delle morti del 13 per cento rispetto alle cure standard e del 28 per cento delle probabilità di essere sottoposti a ventilazione meccanica. Ció significa che si hanno 15 morti in meno ogni 1000 pazienti e 23 pazienti in meno intubati.

Il Tocilizumab è insieme con il Sarilumab un farmaco indicato per i malati gravi colpiti da Covid e, quindi, dice l’Oms, va assolutamente raccomandato. Ma l’Oms, nelle sue ultime linee guida, non si ferma alle raccomandazioni: il farmaco anti artrite avrebbe ridotto del 13 per cento la mortalità dei pazienti affetti dal virus. A questa percentuale non si erano spinti, nelle più ottimistiche previsioni, nemmeno i ricercatori del Pascale un anno fa che quel farmaco furono i primi ad usarlo. Ma ora che a dare credito alla “cura Ascierto” è finanche l’Organizzazione mondiale della Sanità, il direttore generale dell’Istituto dei tumori di Napoli, Attilio Bianchi, ringrazia l’Oms per la fiducia accordata agli studi dell’Irccs partenopeo. “E’ una soddisfazione – dice il manager – per tutti noi constatare che nell’anno più drammatico della sanità mondiale, i nostri ricercatori abbiano contribuito a dare una mano fattiva alla pandemia. Le ultime linee giuda dell’Oms confermano i nostri studi sul Tocilizumab, e siamo veramente felici di aver contribuito a salvare tante vite umane, che poi è la mission del nostro Istituto”.

Ringrazia per la fiducia accordata anche Paolo Ascierto, l’oncologo del melanoma prestato al Covid. E’ sua l’intuizione un anno fa di somministrare il farmaco anti artrite a dei pazienti gravissimi colpiti dal Covid e miracolosamente guariti dopo due somministrazioni. 
“Il Covid 19 – dice Paolo Ascierto – è una malattia grave e questa ricerca dimostra che esistono delle soluzioni terapeutiche di supporto al trattamento dei pazienti che ne sono affetti, inibendone la progressione o addirittura riducendone il rischio di morte. Per noi degli ospedali Pascale e Cotugno di Napoli, la somministrazione del Toci non sarebbe stata possibile senza il contributo del collega Vincenzo Montesarchio, questo è un risultato molto importante che testimonia che le nostre osservazioni erano giuste”.

Come spiega l’Oms nel suo sito il Tocilizumab e il Sarilumab sono due farmaci che bloccano il recettore dell’interleuchina-6, tocilizumab e sarilumab, due anticorpi monoclonali usati anche per l’artrite reumatoide. I due farmaci sono indicati per i malati in condizioni gravi e vanno presi insieme ai corticosteroidi. Questi anticorpi monoclonali agiscono bloccando l’eccessiva reazione immunitaria che spesso si sviluppa nei malati di Covid. La decisione è arrivata sulla base dell’analisi dei dati di oltre 10.000 pazienti coinvolti in 27 studi clinici, che hanno mostrato una riduzione delle morti del 13 per cento rispetto alle cure standard e del 28 per cento delle probabilità di essere sottoposti a ventilazione meccanica. Ció significa che si hanno 15 morti in meno ogni 1000 pazienti e 23 pazienti in meno intubati.

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