giovedì, 10 Ottobre , 24

Borrelli: crollo tagli cesarei in Campania

“Dopo la nostra denuncia, sostenuta con grande forza dal Presidente Vincenzo De Luca, sull’abuso ingiustificato del ricorso ai parti cesarei, testimoniato anche dai dati dell’Unione Europea che vedevano la Campania come regione con la piu’ alta percentuale di tagli cesarei in Europa con punte del 90%, in alcune strutture, in pochi mesi, abbiamo visto ridursi questo fenomeno in modo consistente nel 2017”. E’ quanto afferma il capogruppo di Campania Libera- Psi- Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanita’ che, stamattina, ha effettuato un sopralluogo a Villa Cinzia di Soccavo “che, all’inizio del 2016, – ricorda Borrelli – effettuava oltre il 90% di tagli cesarei con il record europeo e, alla fine del 2017, sulle donne al primo parto sono scesi al 50%”. “Alcune strutture private convenzionate hanno presentato dati nuovi che testimoniano come il rapporto tra parti cesarei e nascite spontanee sia passato da un rapporto 7 a 3 per i primi ad una sostanziale parita’ – aggiunge Borrelli – per il quale “il timore di perdere le convenzioni e l’inconsistenza dei dati di quei medici che sostenevano l’uso selvaggio del taglio cesario hanno prodotto un risultato impensabile fino a poco fa riducendo notevolmente anche le spese per la sanita’ campana”. “Infatti – continua – il taglio cesareo, visto che e’ un vero e proprio intervento chirurgico, costa il doppio al sistema sanitario regionale rispetto al parto naturale e rappresenta una vera ‘comodita” per i ginecologi, che possono programmare senza fastidi la nascita dei bambini. Ritengo che questa netta inversione di tendenza sia una prima grande vittoria – conclude Borrelli – anche se proseguiremo la nostra campagna affinche’ i numeri rientrino a pieno nella media delle classifiche europee. E’ una questione di tutela dell’incolumita’ delle partorienti e dei loro bimbi, ma anche un punto alle speculazioni economiche che, negli anni scorsi, hanno aggravato non poco la spesa sanitaria della Regione”.

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