Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior. La bellezza può spuntare da dove non te l’aspetti: lo cantava Fabrizio De André e lo ha spiegato oggi a Milano Chiara Lacapra dell’università degli Studi Genova, davanti a una platea di investitori finanziari in cerca di idee in cui credere e sulle quali puntare. La giovane, portavoce di una startup che produce cosmetici ecosostenibili partendo da ‘rifiuti’ agroalimentari, è fra i protagonisti del ‘BioInItaly Investment Forum & Intesa Sanpaolo StartUp Initiative’, una due giorni organizzata dall’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, Assobiotec-Federchimica, e da Intesa Sanpaolo. Quindici i progetti presentati, tutti frutti del genio italiano: 8 illustrati oggi e 7 domani; 9 referenti uomini, 6 donne.
Fra le realtà in vetrina c’è Accadermica, startup nata da uno spin-off gemmato dal Dipartimento di farmacia dell’ateneo genovese, che da qualche mese ha portato sugli scaffali delle farmacie la linea di cosmetici ‘green’ Acadermic; ingrediente chiave le vinacce, cioè quello che resta dalla pigiatura dell’uva. Si mette in mostra anche mEryLo’, spin-off del Politecnico di Milano, che ha sviluppato il prototipo di un device microfluidico compatto capace di intrappolare farmaci dentro i globuli rossi dei pazienti, senza alterarne l’integrità; l’idea è quella di far viaggiare la chemioterapia nel sangue a bordo di una cellula-traghetto, perché il principio attivo venga rilasciato piano piano, con meno effetti collaterali e meno somministrazioni. Arriva invece da Napoli, ‘targata’ Ceinge-università degli Studi Federico II, la promessa di VirOcol: una terapia genica contro l’iperlipidemia, in grado di abbattere per sempre il colesterolo cattivo Ldl con un’unica iniezione intramuscolo.
“Screenando diversi residui dell’industria agroalimentare – riferisce Lacapra, co-founder di Accadermica – siamo arrivati a definire come migliore la vinaccia. In collaborazione con aziende vitivinicole recuperiamo lo scarto della produzione del vino e, tramite una speciale tecnologia a microonde, riusciamo a ottenere un estratto ricco di polifenoli antiossidanti che viene usato tal quale in cosmetica. Un ingrediente che abbiamo brevettato ed è presente in tutta la nostra linea, dedicata all’idratazione e all’anti-aging del viso”. Prodotti amici della pelle e dell’ambiente: “Le aziende dovrebbero smaltire le vinacce con costi elevati e alto impatto ambientale – sottolinea la ricercatrice – mentre noi riusciamo a ridurre il residuo da buttare di oltre il 50%. La quota restante è ancora acqua attiva e noi le diamo una seconda vita. Vogliamo crescere, in Italia e magari all’estero”.
“Eterogeneo” il team di VirOcol, fatto da “studenti, ricercatori e dottorandi guidati dal nostro professore che lavora al progetto da circa 25 anni”. Parla per tutti Eleonora Leggiero: “Stiamo mettendo a punto una terapia genica che consenta di abbassare i livelli di colesterolo alto per tutta la vita del paziente, grazie alla singola somministrazione di un virus geneticamente modificato che trasporta una proteina chimerica la quale, legando il colesterolo, lo rimuove dal circolo sanguigno”. Ora servono soldi per sviluppare la fase preclinica e poi entrare in clinica, così da verificare la sicurezza del prodotto e successivamente la sua efficacia.
Altre 5 fra startup già nate o aspiranti tali hanno affrontato oggi il loro ‘pitch’, una relazione orale breve quanto un viaggio in ascensore, ma cruciale per attirare l’interesse di chi può spendere: Kither Biotech (referente Enrico Sorriso, Torino) sta sviluppando nuovi farmaci per le malattie respiratorie, e in particolare il composto KIT2014 contro la fibrosi cistica; l’obiettivo è che la molecola, somministrata in combinazione con altre terapie o da sola, possa allungare la vita dei pazienti e migliorarne la qualità. React4Life (Marta Cavo, Genova) progetta, realizza e valida device ad alto contenuto tecnologico (bioreattori), capaci di imitare piccole parti dell’organismo umano (microambienti fisiologici) e perciò utili a migliorare l’efficacia dei test farmacologici, senza la necessità di ricorrere alla sperimentazione animale.
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