martedì, 16 Aprile , 24

Allattamento al seno. Ostetriche: “Un gesto fisiologico che va protetto, promosso e sostenuto”

“In merito alla recente vicenda che ha visto protagonista una giovane mamma allontanata in malo modo dall’università di Parma perché allattava, la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica manifesta tutto il proprio disappunto ed è vicina alla coppia, alla quale esprime la propria solidarietà e vicinanza. Qualora la ricostruzione di quanto avvenuto confermasse la denuncia, saremmo di fronte a un nuovo inaccettabile atto di ignoranza e di violazione di un elementare diritto della donna e del suo bimbo”. È questo il commento della Fnopo su quanto accaduto all’Università di Parma, dove una dipendente di un Istituto di sorveglianza ha insistito affinché una giovane mamma che allattava si allontanasse dal cortile dell’università, perché col suo gesto avrebbe potuto urtare la sensibilità degli studenti. “Ciò che rende ancor più sgomente è il fatto che a mandar via la mamma sarebbe stata una donna, la quale invece avrebbe dovuto capire e condividere l’importanza di quanto stava avvenendo. Le ostetriche, e non solo, da anni ormai sono impegnate in campagne di protezione, promozione e di sostegno dell’allattamento – continua in una nota la federazione delle ostetriche – Ribadiamo infatti che, al di là di condizioni particolari nelle quali la donna non può farlo, allattare non è solo un atto fisiologico ma comporta dei benefici sia per il nascituro sia per la neo mamma. L’ostetrica, nel suo ruolo di presa in carico, promozione e tutela della salute femminile, è sempre accanto alla donna anche quando non le è possibile allattare”. Com’è noto, Oms e Ministero della Sanità suggeriscono l’allattamento esclusivo per 6 mesi, con continuazione dopo l’introduzione dei cibi solidi e semisolidi e prosecuzione anche solo occasionale fino ai 2 anni ed oltre (WHO 2003). “Il messaggio dei benefici dell’allattamento, supportati da evidenze scientifiche internazionali, è stato illustrato anche in brochure dedicate che la Fnopo ha diffuso nel corso della partecipazione alla 3^ Giornata della Salute della Donna, lo scorso 21 aprile. Inoltre, pensare che un seno che allatta possa urtare la sensibilità altrui, o peggio ancora essere uno spettacolo “non decente” è davvero preoccupante. Ricordiamo peraltro che lo stesso Papa Francesco ha invitato le mamme ad allattare il proprio bimbo anche in chiesa, senza vergognarsi, se questi hanno fame. L’episodio di qualche giorno fa – concludono le rappresentanti delle 22mila ostetriche italiane – ci induce pertanto a una seria riflessione e una forte presa d’atto a difesa delle donne e dei bambini. Come Categoria e come Federazione Nazionale siamo pronte a promuovere e a sostenere campagne di comunicazione e di sensibilizzazione per l’allattamento, anche con flashmob e manifestazioni di piazza nella quali far partecipare attivamente le donne mentre allattano”.

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“In merito alla recente vicenda che ha visto protagonista una giovane mamma allontanata in malo modo dall’università di Parma perché allattava, la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica manifesta tutto il proprio disappunto ed è vicina alla coppia, alla quale esprime la propria solidarietà e vicinanza. Qualora la ricostruzione di quanto avvenuto confermasse la denuncia, saremmo di fronte a un nuovo inaccettabile atto di ignoranza e di violazione di un elementare diritto della donna e del suo bimbo”. È questo il commento della Fnopo su quanto accaduto all’Università di Parma, dove una dipendente di un Istituto di sorveglianza ha insistito affinché una giovane mamma che allattava si allontanasse dal cortile dell’università, perché col suo gesto avrebbe potuto urtare la sensibilità degli studenti. “Ciò che rende ancor più sgomente è il fatto che a mandar via la mamma sarebbe stata una donna, la quale invece avrebbe dovuto capire e condividere l’importanza di quanto stava avvenendo. Le ostetriche, e non solo, da anni ormai sono impegnate in campagne di protezione, promozione e di sostegno dell’allattamento – continua in una nota la federazione delle ostetriche – Ribadiamo infatti che, al di là di condizioni particolari nelle quali la donna non può farlo, allattare non è solo un atto fisiologico ma comporta dei benefici sia per il nascituro sia per la neo mamma. L’ostetrica, nel suo ruolo di presa in carico, promozione e tutela della salute femminile, è sempre accanto alla donna anche quando non le è possibile allattare”. Com’è noto, Oms e Ministero della Sanità suggeriscono l’allattamento esclusivo per 6 mesi, con continuazione dopo l’introduzione dei cibi solidi e semisolidi e prosecuzione anche solo occasionale fino ai 2 anni ed oltre (WHO 2003). “Il messaggio dei benefici dell’allattamento, supportati da evidenze scientifiche internazionali, è stato illustrato anche in brochure dedicate che la Fnopo ha diffuso nel corso della partecipazione alla 3^ Giornata della Salute della Donna, lo scorso 21 aprile. Inoltre, pensare che un seno che allatta possa urtare la sensibilità altrui, o peggio ancora essere uno spettacolo “non decente” è davvero preoccupante. Ricordiamo peraltro che lo stesso Papa Francesco ha invitato le mamme ad allattare il proprio bimbo anche in chiesa, senza vergognarsi, se questi hanno fame. L’episodio di qualche giorno fa – concludono le rappresentanti delle 22mila ostetriche italiane – ci induce pertanto a una seria riflessione e una forte presa d’atto a difesa delle donne e dei bambini. Come Categoria e come Federazione Nazionale siamo pronte a promuovere e a sostenere campagne di comunicazione e di sensibilizzazione per l’allattamento, anche con flashmob e manifestazioni di piazza nella quali far partecipare attivamente le donne mentre allattano”.

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