Diagnosticata, per la prima volta al mondo sul sangue di una madre, la presenza di una anemia mediterranea nel feto portato in grembo. Una novita’ assoluta tutta italiana, che apre nuove frontiere nella diagnosi prenatale non invasiva: negli istituti di ricerca del centro clinico Altamedica di Roma, si e’ riusciti, per la prima volta, in un caso di routine senza sospetti, a diagnosticare la presenza della patologia con il FetalDNA Total-screen, il piu’ recente e performante test di diagnosi prenatale non invasivo, il primo in grado di rilevare malattie non solo cromosomiche ma anche monogeniche come la fibrosi cistica o i nanismi. “Da ormai quasi dieci anni la diagnosi prenatale non invasiva (Nipt) si sta inserendo tra i test di routine per screenare diagnosi un tempo disponibili esclusivamente con i test invasivi come la amniocentesi o la villocentesi”, spiega Claudio Giorlandino, direttore generale dell’Italian college of fetal maternal medicine.
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