La solitudine, i problemi dentari, la scarsa disponibilità economica, la perdita dell`appetito sono tra i fattori che condizionano le abitudini alimentari dell`anziano, ostacolando uno stile di vita sano e funzionale a garantire l’invecchiamento in salute. L`isolamento, l`apatia, spingono gli anziani a perdere interesse per il cibo, sia nella preparazione che nella scelta delle pietanze. Un fenomeno più accentuato negli uomini che spesso per pigrizia tendono a privilegiare scatolette e cibi pronti. L’isolamento sociale può spingere alcuni anziani a trovare rifugio nelle abbuffate tipiche dei soggetti bulimici.
A essere quindi colpiti da anoressia e bulimia non sono solo i giovani, infatti, ma sempre più anche gli over 65. Un trend poco conosciuto e riconosciuto, ma diffuso specialmente nelle grandi città. “Gli anziani sono soggetti particolarmente deboli e gli eventi traumatici, come la perdita di una familiare o la scarsezza di condizioni economiche o la perdita di fiducia nel futuro sono eventualità che possono condizionare in maniera diretta lo stile alimentare – ha aggiunto Conversano – La perdita di motivazione nel cibo e nella cucina porta spesso a non variare adeguatamente la dieta, provocando carenze nutrizionali particolarmente pericolose in presenza di patologie pregresse. Soprattutto in queste situazioni la magrezza eccessiva può essere imputata facilmente ad altri disturbi e non riconosciuta come sintomo di un disturbo alimentare da tenere sotto stretto controllo medico.”
“L`alimentazione negli anziani è uno dei pilastri principali per l`invecchiamento attivo, – aggiunge Marco Magheri, direttore HappyAgeing – secondo le priorità strategiche indicate dalla Commissione europea è al centro dell`avviso per la manifestazione di interesse lanciata oggi da HappyAgeing, l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo. Il programma dedicato alla nutrizione “Longevity Food Action” di HappyAgeing è finalizzato ad aiutare la popolazione anziana ad acquisire consapevolezza sull`importanza di scegliere una nutrizione salutare, sostenibile economicamente e sul piano ecologico, oltre che come strumento di sviluppo della convivialità e della solidarietà tra le generazioni”.